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Crisi del commercio ambulante, Ana-Ugl chiede un tavolo nazionale con il Governo

L’associazione: “In sei anni scomparsi oltre 34mila ambulanti, servono interventi urgenti per salvare il settore”

Crisi del commercio ambulante, Ana-Ugl chiede un tavolo nazionale con il Governo
Crisi del commercio ambulante, Ana-Ugl chiede un tavolo nazionale con il Governo
Olbia.it

Pubblicato il 26 March 2025 alle 09:24

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L’Associazione Nazionale Ambulanti ANA-UGL ha presentato nei giorni scorsi una richiesta ufficiale al Governo per l’apertura di un tavolo di crisi nazionale sul settore del commercio ambulante. La decisione, condivisa da tutti i vertici regionali dell’associazione, è stata presa dopo un’accurata analisi delle criticità presenti in ogni territorio.

Secondo quanto dichiarato in una nota dai rappresentanti dell’associazione – Ivano Zonetti (presidente), Angelo Pavoncello (vicepresidente vicario) e Marrigo Rosato (segretario) – il settore sta vivendo un momento di grande difficoltà, aggravato dagli effetti della pandemia, dall’esplosione dell’e-commerce, dalla concorrenza della grande distribuzione, dall’aumento dei costi di gestione e dal calo dei consumi dovuto alla perdita di potere d’acquisto delle famiglie.

A confermare il quadro preoccupante sono i dati ufficiali. Secondo l’Osservatorio sul Commercio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Unioncamere, tra il 2017 e il marzo 2023 hanno cessato l’attività 34.433 ambulanti.

La richiesta dell’ANA-UGL mira a prevenire il tracollo definitivo di un comparto che, oltre ad avere una lunga tradizione storica, svolge una funzione sociale ed economica rilevante, contribuendo a calmierare i prezzi dei beni di consumo e sostenendo un vasto indotto. Tra le categorie coinvolte indirettamente si segnalano i produttori di attrezzature per l’esposizione e il trasporto della merce, artigiani, industrie manifatturiere e fornitori di automezzi, al servizio di oltre 160.000 attività ambulanti in tutta Italia.

Secondo i vertici ANA-UGL, se non si interverrà con urgenza, si rischiano “danni incalcolabili per l’economia italiana”, con effetti su PIL, entrate fiscali e bilanci degli enti locali. Un tavolo ufficiale con il Governo, secondo l’associazione, potrebbe offrire “soluzioni concrete per scongiurare questo disastro”, evitando la chiusura di migliaia di imprese e la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro.

La nota si conclude con un appello al Governo affinché dimostri, anche in questo caso, la sensibilità finora mostrata verso i lavoratori e gli imprenditori, avviando un confronto costruttivo per il rilancio di tutto il comparto ambulante.