Saturday, 29 March 2025
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Pubblicato il 26 March 2025 alle 14:00
Sassari. Prometteva guadagni a doppia cifra grazie a un sistema di trading automatizzato, ma secondo l'accusa avrebbe raggirato almeno venti persone in tutta Italia, incassando circa 1,5 milioni di euro mai restituiti. Un sassarese di 49 anni è finito a processo presso il Tribunale di Sassari, dove risponde dell'accusa di truffa aggravata, come riportato dall’agenzia ANSA.
L'inchiesta sarebbe partita da una denuncia presentata dall'Associazione vittime di truffe finanziarie internazionali (Afue), che avrebbe raccolto i racconti delle persone coinvolte e promosso una class action. L’uomo, secondo quanto ricostruito dalla Procura, avrebbe diffuso annunci online e sui social in cui pubblicizzava un software di sua proprietà, capace – a suo dire – di garantire rendimenti elevati nei mercati forex.
Gli investitori, dopo aver acquistato il pacchetto comprensivo di software e lezioni da remoto, venivano invitati a versare ingenti somme di denaro direttamente sul conto corrente dell’imputato, che si impegnava a investirli attraverso broker specializzati. Tuttavia, i soldi non sono mai stati restituiti, e a nulla sono servite le ripetute richieste da parte degli investitori.
Il sistema, secondo l’accusa, è andato avanti per quattro anni, dal 2017 al 2021, durante i quali si è tentata anche una mediazione: il 49enne avrebbe promesso di restituire le somme, salvo poi non mantenere gli impegni. Tra le vittime – spiega ancora l’ANSA – persone di tutte le età e condizioni, da chi ha perso i risparmi di una vita, a chi ha investito la pensione della madre, fino a chi ha compromesso interamente il proprio stipendio mensile.
Davanti al gup sono già stati ascoltati i militari che hanno condotto le indagini, mentre l’Afue, costituitasi parte civile, ha chiesto – senza successo – la citazione a giudizio degli istituti bancari dove l’imputato teneva i conti.
Nella prossima udienza saranno ascoltati tre testimoni, tutti vittime della presunta truffa, che saranno interrogati dal pubblico ministero, dagli avvocati di parte civile e dalla difesa.
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