Friday, 22 November 2024
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Pubblicato il 31 October 2024 alle 11:00
Olbia. Supporto ai pazienti oncologici e alle loro famiglie: l’iniziativa COMUNIcare sbarca a Olbia con l’obiettivo di fornire strumenti e sostegno alle famiglie nel delicato processo di comunicazione della malattia oncologica ai figli, l’associazione Walce e l’Oncologia della Asl Gallura hanno promosso a Olbia un incontro dedicato a questo tema sensibile.
L’evento “Il tumore: come raccontare la malattia ai nostri figli”, svoltosi presso la sala Grecale del Delta Hotels by Marriott, ha visto la partecipazione di esperti e pazienti, in un momento di confronto fondamentale per costruire un dialogo aperto e inclusivo con i più giovani.
“Il tumore: come raccontare la malattia ai nostri figli” è il titolo della seconda edizione dell’evento che si è tenuto nei giorni scorsi nella sala Grecale del Delta Hotels by Marriott. L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione Walce, che da anni collabora e promuove numerose attività insieme alla Struttura Complessa di Oncologia della Asl Gallura diretta dal dottor Natale Tedde.
All’incontro, condotto dalla dottoressa Maria Vittoria Pacchiana, psico-oncologa della Aou San Luigi Gonzaga di Orbassano, erano presenti il dottor Claudio Sini, medico oncologo della SC di Oncologia della Asl Gallura e consigliere nazionale di Walce, e la dottoressa Maria Antonietta Taras, psicologa e rappresentante regionale per Walce in Sardegna. "E’ un attività che rientra nel ventaglio di incontri che l’associazione promuove a livello nazionale per essere di supporto a tutte le persone affette da patologie oncologiche. In questo specifico caso – sottolinea la dottoressa Pacchiana – ci siamo soffermati su come sostenere la mamma e il papà nel difficile compito di aiutare i figli ad affrontare la malattia di un genitore, un tema per nulla scontato che richiede la ricerca di parole chiare e semplici, senza minimizzare ma senza neanche spaventare i figli. Non è certamente un percorso semplice, ma aumentare la conoscenza può essere di grande aiuto". "Informare i figli nei modi opportuni, non tenere nascosti i trattamenti antitumorali e aiutarli a confrontarsi con i cambiamenti che avvengono nella loro vita quotidiana sono tutti elementi che contribuiscono ad accettare la patologia del genitore e a viverla con una maggiore serenità evitando grandi traumi", aggiunge la dottoressa Taras.
"L’innalzamento dell’età in cui si generano i figli, associato all’aumento d’incidenza delle principali patologie oncologiche nelle fasce di età più giovani, ha portato le famiglie a doversi confrontare sempre di più con il problema di come comunicare ai loro bambini o adolescenti la malattia di uno dei genitori. Con questo incontro – afferma il dottor Sini – abbiamo ragionato insieme ai pazienti seguiti dall’Oncologia della Asl Gallura su come approcciarsi ai figli, su come comunicare la varie fasi di malattia e i possibili effetti collaterali delle terapie sostenute durante tutto il percorso della malattia oncologica.
L‘obiettivo è quello di sostenere i nostri pazienti nel costruire l’alleanza tra genitori e figli che faciliti entrambi nell’affrontare e superare i momenti più critici della malattia. Nella nostra struttura la collaborazione con Walce è un supporto fondamentale, perché ci consente di favorire l’umanizzazione delle cure con attività collaterali che coinvolgono i pazienti ed i caregiver, oltre a fornirci un supporto nella conoscenza, nell’accesso ai test diagnostici e alle novità terapeutiche nell’ambito del progetto EPROPA. Inoltre Walce che già promuove e supporta la Rete Italiana Screening Polmone (RISP) in diciotto regioni italiane, garantirà il suo patrocinio e supporto al progetto pilota interaziendale per lo screening del polmone a cui la nostra Asl sta già lavorando e che vedrà la luce nel 2025".
Un punto fermo dell’Unità Operativa gallurese è quindi la collaborazione con l’associazione Walce, la quale ha come mission la diffusione di informazioni scientificamente valide e la realizzazione di programmi di supporto per pazienti e caregiver.
L’associazione è impegnata anche nella prevenzione primaria, con progetti per le diverse fasce di età, in campagne di sensibilizzazione contro l’abitudine tabagica e nella promozione di stili di vita corretti che verranno presto implementate e diffuse capillarmente nel nostro territorio, in linea con la mission della Asl Gallura per quanto concerne il potenziamento della medicina di prossimità e dei programmi di prevenzione primaria e secondaria.
Il prossimo appuntamento per alcuni dei pazienti sarà il congresso nazionale Be-Mutual che si terrà a Roma il 25-26 novembre, dove ogni anno pazienti e caregiver di tutta Italia partecipano attivamente a due giornate di informazione scientifica e formazione.
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