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Olbia, parte la prima manutenzione Atitech: nuova vita per gli hangar dell’aeroporto

Un polo per jet privati: la strategia di Atitech per il futuro di Olbia

Olbia, parte la prima manutenzione Atitech: nuova vita per gli hangar dell’aeroporto
Olbia, parte la prima manutenzione Atitech: nuova vita per gli hangar dell’aeroporto
Olbia.it

Pubblicato il 14 February 2025 alle 09:00

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Olbia. Un nuovo capitolo si apre per l’aeroporto Costa Smeralda di Olbia con l’avvio ufficiale delle attività di Atitech, leader nella manutenzione aeronautica, che ha iniziato oggi, 14 febbraio, il suo primo intervento su un Boeing 737 Max.
Dopo mesi di preparativi, assunzioni e corsi di formazione, la società con sede a Napoli ha dato il via ai lavori nei rinnovati hangar Avio 1 e Avio 2, storicamente noti per aver ospitato il polo manutentivo di Meridiana e, successivamente, Air Italy.

Si tratta di un passaggio cruciale per il rilancio del settore della manutenzione aeronautica in Sardegna, dopo la chiusura della compagnia aerea che ha lasciato a casa centinaia di lavoratori.
L’obiettivo di Atitech è trasformare Olbia in un punto di riferimento per la manutenzione dei jet privati, un settore in continua crescita e che trova nella Costa Smeralda un mercato strategico.

Secondo quanto riportato da La Nuova Sardegna, la manutenzione inaugurale riguarda un Boeing 737 Max appartenente a una compagnia europea, mentre nei prossimi giorni toccherà a un Airbus A320.
Tuttavia, questa fase iniziale è solo temporanea: una volta completate le certificazioni necessarie, l’area sarà destinata esclusivamente alla manutenzione di business jet, settore in cui Atitech intende specializzarsi ad Olbia.

L’obiettivo di Atitech è creare un polo manutentivo altamente specializzato, con fino a 300 assunzioni, che potrebbero crescere ulteriormente nel tempo.

Attualmente, sono già 34 i lavoratori assunti, principalmente provenienti dall’ex Air Italy, e avviati a corsi di formazione specifici per business jet come GulfStream 650 e 550 e velivoli della famiglia Hawker.

L’azienda starebbe inoltre cercando di far tornare in Sardegna alcuni ex lavoratori Air Italy che ora operano all’estero.

L’accordo tra Atitech e Alisarda Real Estate, firmato il 27 giugno 2024, prevede un contratto decennale per la gestione degli hangar, che ospiteranno sei baie di manutenzione e due aree per la ristrutturazione degli interni dei jet privati.

Secondo il comunicato ufficiale di Atitech, l’azienda è stata selezionata dopo una procedura internazionale, valutata sulla base di solidità finanziaria e impatto economico.
La scelta di puntare sui jet privati è strategica: il traffico dell’aviazione generale a Olbia è in costante crescita, con un aumento dei movimenti del 25,5% dal 2019 al 2023 e una previsione di espansione del mercato della manutenzione aeronautica del 4% annuo fino al 2028.
La sinergia tra il settore aeronautico e quello della nautica di lusso, già molto sviluppato in Gallura, è uno degli elementi chiave del progetto.
Come riportato da CIPNES, Olbia è oggi un distretto strategico per la cantieristica nautica, con oltre 80 aziende attive e la presenza di superyacht cresciuta del 30,7% tra il 2018 e il 2023.
Atitech ha già avviato la promozione internazionale del nuovo polo di Olbia, presentando il progetto in eventi di settore come la fiera aeronautica di Dubai e la prossima fiera di Ginevra, entrambe dedicate ai business jet.

Con la riattivazione degli hangar di Olbia, la città torna ad avere un ruolo di primo piano nel settore aeronautico, aprendo nuove opportunità di lavoro e sviluppo economico. La sfida ora sarà consolidare la posizione di Atitech come punto di riferimento per la manutenzione di jet privati nel Mediterraneo.