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Pubblicato il 20 December 2018 alle 13:04
Olbia, 20 dicembre 2018 - Come ogni Capodanno che si rispetti, torna l'incubo petardi: quei fastidiosi, quanto inutili, "aggeggi" che, scoppiando, generano un forte rumore. Perché parliamo di incubo? Perché i petardi, sebbene facciano divertire qualche incauto giovincello, creano notevoli problemi oltre a essere un eventuale pericolo per chi li usa.
Intanto, chi sperava in un divieto assoluto è rimasto anche quest'anno deluso: l'ordinanza 107 del 20 dicembre 2018, infatti, vieta l'utilizzo degli articoli pirotecnici esclusivamente nelle aree pubbliche. Il divieto parte da oggi e così recita: "i fuochi d’artificio, gli articoli pirotecnici teatrali e gli altriarticoli pirotecnici, scoppiettanti, crepitanti, fischianti, ad eccezione dei manufatti ad esclusivoeffetto luce, se conformi alle normative vigenti e se nella disponibilità di soggetti legittimati alpossesso e all’uso degli stessi, potranno essere utilizzati esclusivamente all’interno di areeprivate, e senza recare alcun disagio a persone ed animali".
La "beffa" sta nell'ultima riga, dove si legge "senza recare alcun disagio a persone e animali". Il punto reale è proprio questo: complici la vastità del Comune di Olbia e una certa dose di ignoranza da parte di una risicata fetta di popolazione, tale divieto viene completamente disatteso e i quartieri si ritrovano "ostaggio" di chi continua a usare petardi molto rumorosi.
L'effetto di questo rumore improvviso e molto forte è risaputo: gli spaventi provocati da questi articoli pirotecnici possono potenzialmente causare malori in persone molto anziane o deboli di cuore, ma non solo. Anche le persone con autismo, che in città sono tante, soffrono per questo improvviso rumore fortissimo: intere famiglie si ritrovano a dover fare i conti con crisi improvvise e stratagemmi per cercare di mitigare l'ansia.
E gli animali? Anche loro rischiano a causa di questo pseudo divertimento. Moltissimi cani e gatti scappano a causa dello spavento causato dai petardi: a volte si perdono e vengono ritrovati dopo ore o giorni, altre volte ancora muoiono investiti perché attraversano improvvisamente la strada, altre volte ancora non vengono mai più ritrovati.
Anche gli animali selvatici soffrono per i "botti" e soffrono anche per quelli "istituzionali", tant'è che in moltissime grandi città o li hanno aboliti del tutto, oppure vengono utilizzati fuochi di artificio di ultima generazione che non fanno rumore. Secondo il WWF, ogni anno muoiono circa 5000 animali e di questi l'80% sono selvatici e in particolare uccelli: c'è chi perde l'orientamento e va sbattere da qualche parte, chi abbandona il nido e non lo ritrova più (e muore di freddo) e poi lo stress causato dallo spavento).
Per non parlare dei danni fisici diretti che i petardi (mortaletti, etc) possono causare sia alle persone che agli animali; da non trascurare nemmeno l'aspetto ambientale.
Questi disagi potrebbero essere eliminati con il buon senso: vietare la vendita e l'utilizzo di petardi rumorosi e parimenti consentire l'utilizzo di tutti quegli articoli che non generano rumore oltre una certa soglia di decibel: il tutto abbinato a controlli capillari e campagne di educazione/comunicazione ad hoc.
Finché tutto ciò non verrà messo in atto, gli utenti "deboli" non avranno altra arma che alzare il volume della tv e rinchiudersi in casa. Per gli animali, poi, dipende tutto dall'intelligenza dei padroni: se rimangono relegati in giardino o in veranda, continueranno a rischiare. L'unica arma di difesa è tenerli al sicuro in casa.
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