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San Teodoro, stagione sfavillante per il Cala D'Ambra: l'intervista al direttore artistico Carlo Sezzi

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San Teodoro, stagione sfavillante per il Cala D'Ambra: l'intervista al direttore artistico Carlo Sezzi
San Teodoro, stagione sfavillante per il Cala D'Ambra: l'intervista al direttore artistico Carlo Sezzi
Barbara Curreli

Pubblicato il 21 July 2024 alle 06:00

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San Teodoro. Un arco temporale di due mesi, 14 eventi, e la voglia di divertirsi, mangiare con una vista che ti toglie il fiato e ti restituisce tanta buona musica. Ecco cosa vi aspetta con il Cala d'Ambra music festival, che ha aperto un'altra promettente stagione, Festival organizzato dall'Associazione "La Jacia" con il patrocinio del Comune di S.teodoro, si tratta di un festival che richiama intenditori, buongustai ma anche semplici fan dei vari stili musicali che durante queste serate si uniscono come un buon vino che accompagna gli spaghetti allo scoglio. Siamo quasi giunti a metà del percorso musicale che sulla terrazza dell'esagono ha visto esibirsi cantanti e voci, talenti di calibro internazionale in cui la Sardegna viene internazionalizzata e l'internazionale viene sardizzato." Questa una delle prime osservazioni che ci condivide Carlo Sezzi, mente geniale e direttore artistico del festival. Sezzi vede nella sua mente anche una formula ampliata di questo festival: "vorrei avere più tappe, più location, creare un festival itinerante, lungo le coste, creare un vero e proprio circuito del blues, questo festival è aperto a varie dimentisioni stilistiche e musicali, l'auspicio è fare rete con le altre organizzazioni riuscire a creare un connubio tra le varie realtà musicali."

Sezzi è un gran promotore della collaborazione, lui per primo vorrebbe creare una rete, un circuito, un festival esteso che possa avere una maggiore incidenza sul territorio. "Sarebbe bello aggiungere anche altre località di mare accoglienti, guardando la geografia in positivo, mi vengono in mente Is Arenas, l'area di S. Gregorio e le spiagge d'Ogliastra, il Festival dovrebbe essere fruibile a tutti, da nord a sud dell'Isola, queste serate, il live hanno riportato il calore tra la gente, si tratta di eventi di fratellanza in cui abbiamo recuperato la socialità-prosegue soddisfatto Sezzi- la cosa più straordinaria e alternativa che ci è capitata è stata recuperare la normalita', la quotidianità. Lui oltre a curarsi della direzione artistica, suda, letteralmente, sette camicie durante le serate, poiché spesso si esibisce con il suo gruppo la BlueSunset band, accompagnando gli ospiti, la band è composta da Sezzi, Jim Solinas, Fabrizio Leoni, e Alain Pattitoni.

Alla richiesta su una piccola anticipazione straordinaria accenna ad una data, che al momento non ci svela, in cui i protagonisti saranno uno storico gruppo, oramai emblema della Sardegna, un coro conosciuto oltralpe e alcuni momenti di riflessione con una proiezione che ci permetterà di raccontare la tradizione popolare sarda, ma anche la storia degli alberi secolari della Sardegna e di come l'uomo possa essere fautore della loro scomparsa.
Collaterali e complementari al festival restano tutte una serie di serate che si sviluppano con una linea di concerti in spiaggia ogni martedì sera a partire dalle 20.30.
Questa settimana intanto, giovedì 25 Luglio a partire dalle 19 saranno di scena i Bad Blues Quartet, una band di Cagliari attiva dal 2015. Il loro blues è contaminato, mescola le sonorità del rock, del funk e della musica tradizionale americana per dare vita a un sound personale, caldo ed energico, che racconta storie quasi sempre autobiografiche, dai testi a volte intimi, spesso ironici e sfacciati.
I Bad Blues Quartet sono: Eleonora Usala – voce, Federico Valenti – chitarra, Carlo Biggio bassoFrank Stara batteria.
Si prevede ancora una volta un concerto coinvolgente e di grande impatto. I concerti finora proposti hanno accolto il gradimento del pubblico che, libero di muoversi come crede, spesso ascolta la musica ammirando il mare dalla spiaggia di Cala D’Ambra, oltre che dall’accogliente terrazza vista mare dell’Esagono.