Friday, 22 November 2024
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Pubblicato il 22 June 2024 alle 06:50
Olbia. Consumerismo No Profit e Adiconsum Sardegna sostengono con forza la risoluzione presentata da Alberto Luigi Gusmeroli, Presidente della Commissione Attività produttive della Camera, e Alberto Bagnai, Vicepresidente della commissione Finanze, per prorogare al 31 dicembre 2024 il termine di rientro nel mercato tutelato e per consentire agli utenti domestici del mercato libero di poter aderire al Servizio Tutele Graduali sino al 31 marzo 2027.
Bene anche il richiamo ad una informazione capillare che raggiunga tutti i consumatori interessati, visto il fallimento assoluto della tardiva e inefficace campagna di comunicazione costata agli italiani 1 milione di euro per un banalissimo sito internet e pochi passaggi televisivi. Sono 28 milioni gli utenti domestici che sono serviti nel mercato libero e che sulla carta avrebbero il diritto di rientrare nel mercato tutelato per poi transitare nel Servizio Tutele Graduali con tariffe molto più convenienti e condizioni contrattuali certe: non lo sanno e al momento non gli è stata fornita una adeguata ed efficace informazione per poter esercitare questo loro legittimo diritto – ricordano Consumerismo e Adiconsum Sardegna.
Importante anche il passaggio sui 15 milioni di questi utenti serviti nel mercato libero dell’energia che, se anche avessero la giusta informazione, non sarebbero comunque in grado di effettuare la procedura per impossibilità di accedere a Internet (per problemi economici, mancanza di una rete adeguata o di limitate conoscenze informatiche), oggi per effettuare il rientro nel mercato tutelato è necessario poter accedere al sito del gestore del mercato tutelato. A questo aggiungiamo un allarme purtroppo ancora sottovalutato: coloro che risultano segnalati alle centrali rischi creditizie come cattivi pagatori, per una difficoltà nel pagamento della rata di un prestito, vengono sempre più frequentemente rifiutati dalle società energetiche del libero mercato. Nel mercato libero dell’energia non esiste l’obbligo a contrarre e le aziende possono scegliere in totale autonomia i clienti da contrattualizzare. Fenomeno diffuso già oggi e potenzialmente esplosivo.
Un tema finora mai affrontato che si aggiunge ai motivi per i quali sosteniamo l’iniziativa parlamentare intrapresa dall’On. Gusmeroli e dall’On. Bagnai, che servirà anche a definire meglio svariate situazioni di criticità che coinvolgono alcune categorie di utenti – osservano le due associazioni – come ad esempio coloro che dal 1° luglio attiveranno una nuova utenza domestica e che attualmente sono destinati a scegliere, esclusivamente, un fornitore nel mercato libero senza diritto ad accedere al Servizio Tutele Graduali.
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