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A Olbia arriva un nuovo fast food: le preoccupazioni dei residenti

Tra polemiche e soluzioni

A Olbia arriva un nuovo fast food: le preoccupazioni dei residenti
A Olbia arriva un nuovo fast food: le preoccupazioni dei residenti
Giada Muresu

Pubblicato il 06 August 2024 alle 12:40

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Olbia. L'inizio dei lavori di un nuovo locale commerciale in zona Sa Minda Noa, tra via Atene e viale Aldo Moro alta, ha suscitato forti proteste tra i residenti.

Si tratta di un nuovo fast food che sta sorgendo al vicino McDonald's di via Bratislava - Viale Aldo Moro, catena che conta altre due sedi a Olbia (Centro commerciale Olbia Mare e via Indonesia - zona industriale). Secondo quanto riportato sul cartello affisso al cantiere, si tratta di un locale commerciale, ma non è specificata la tipologia. Tuttavia, i residenti - dopo aver parlato con gli addetti ai lavori e aver visionato il progetto - confermano che il nuovo insediamento sarà un fast food: l'ennesimo in città.

I lavori sono iniziati il 3 giugno 2024, e ad oggi, primi di agosto, la struttura inizia a prendere forma, ben visibile da Viale Aldo Moro. Infatti il fast food potrebbe aprire le sue porte già a fine anno, proprio come riportato sul cartello posizionato all'interno del cantire.

Non mancano però le preoccupazioni degli abitanti che sono molteplici. Una residente, visibilmente contrariata, ha dichiarato: "Non è possibile avere un fast food tra le ville. Siamo allibiti! Dopo che abbiamo visto pulire il terreno e arrivare i primi operai ci siamo subito informati e risulta, dal Comune, che quella è una zona residenziale, ma anche commerciale. Non bastavano poco più giù, in via Mosca, tutti quei negozi e il recente McDonald's? C'era davvero bisogno di rovinare la tranquillità di una zona residenziale? Qui le case e i terreni sono sempre costati cari, abbiamo investito chi negli anni 2000 e chi molti anni prima: una zona che ci è stata venduta esclusivamente come residenziale, fatta di villette singole, e o a schiera, neanche di palazzi alti. Qualcuno tra noi aveva iniziato dei piccoli lavori di ristrutturazione, ora in vista di questa nuova attività siamo tutti spaventati, e hanno sospeso i lavori all'interno delle proprie abitazioni. Non è giusto che, anche se l'area è definita come commerciale si dia l'autorizzazione a procedere con la costruzione di una simile attività che ha sicuramente un impatto negativo per i residenti."

La stessa lamenta inoltre l'inevitabile aumento del traffico e del rumore, oltre ai possibili problemi legati alla gestione dei rifiuti: "Ho visto il progetto, tra le mie mani ho avuto modo di capire in che modo potrebbe uscire fuori a lavori finiti. C'è lo spazio per i parcheggi, per far circolare le auto intorno alla struttura per ritirare il cibo direttamente dalla macchina, sicuramente faranno anche dei giochi e tavoli esterni, dunque mettiamo il rumore delle auto accese, il chiasso, l'odore del cibo che entra e quello dei rifiuti che un'attività del genere produce inevitabilmente. Praticamente apriamo le finestre e abbiamo la struttura a 5 metri di distanza, sotto il naso. Noi residenti di comune accordo saremo pronti ad intervenire con lettere e richiami, nei casi in cui tutto ciò comporti disturbo del quieto vivere."

La preoccupazione più grande - stando a quanto riferito dalla cittadina - sarebbe l'odore di fritto che potrebbe entrare nelle case, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Una situazione che si è già verificata in altre zone d'Italia, da Milano fino a Venezia, dove in entrambi i casi l'odore del cibo prodotto nei fast food si sentiva dentro le abitazioni. Da qui sono nate varie polemiche riportate all'interno di diversi articoli di giornale. Ma nel caso di Olbia, dove la struttura è ancora in costruzione, è possibile proporre delle soluzioni utili a far diminuire l'odore nel quartiere. 

Una delle più promettenti è il posizionamento strategico delle canne fumarie dei fast food. Spostare le canne fumarie in punti più alti o lontani dalle abitazioni potrebbe aiutare a disperdere gli odori prima che raggiungano le case vicine. Un'altra soluzione, già adottata in alcune città, è l'utilizzo di moderni sistemi di filtraggio dell'aria. Questi macchinari sono progettati per ridurre significativamente la quantità di odori emessi. Si tratta di filtri a carbone attivo e altre tecnologie avanzate che possono essere installati nelle cucine dei fast food per catturare gli odori prima che vengano rilasciati nell'aria.

Già nel 2016, La Nuova Sardegna aveva riportato la possibilità di una ulteriore apertura di un nuovo fast food a Olbia, ipotesi che ora sembra concretizzarsi. La battaglia dei residenti continua, con l'obiettivo di tutelare la tranquillità e la qualità della vita nella loro area residenziale. "Andando avanti con convinzione assoluta che si sarebbe potuto certamente trovare un altro spazio idoneo ad ospitare il fast food, non tra le ville in una zona già molto frequentata. Per di più, l'ingresso dell'attività - prosegue la residente - dovrebbe essere da viale Aldo Moro, a nostro avviso si creeranno disagi anche alla circolazione stradale, sempre che non venga realizzata una nuova rotatoria per far defluire il traffico e permettere ai clienti di accedere al fast food," conclude la residente, promettendo di fare sentire la voce della comunità al minimo segno di disagio.

Di seguito alcune foto del cantiere: