Sunday, 22 December 2024
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Pubblicato il 28 April 2024 alle 08:00
Abbiadori. Domenica scorsa, 21 aprile, si è tenuto l’evento “Alghero Combat 2024”, torneo di Muay Thai e Kickboxing organizzato e diretto da Federkombat a cui hanno partecipato più di 300 atleti provenienti da tutta la Sardegna. Alle gare si sono distinti gli atleti appartenenti al team di Efisio Contu “Smeralda Muay Thai”, con 5 vittorie: Claudio Porcedda -47 kg all’esordio (14 anni); Dennis Dettori + 69 kg (14 anni); Matteo Giua categoria senior – 67 kg (19 anni); Francesco Fiori categoria -81 kg (32 anni).
La Muay Thai, oltre ad essere uno sport delle arti marziali dalle origini millenarie che permette di lavorare a 360 gradi su tutto il fisico, data la sua caratteristica che lo differenzia dalle altre tecniche di combattimento nell’utilizzo anche di gomiti e ginocchia, viene considerato dagli atleti che lo praticano un vero e proprio stile di vita, capace di aiutare nel processo di superamento delle proprie paure e nello sviluppo di autostima e valori importanti quali la lealtà e il rispetto dell’altro. Questa possibilità, in Costa Smeralda, non è stata possibile fino a poco tempo fa (un anno circa), quando l’atleta e coach Efiso Contu, allenatore accreditato ufficialmente a livello federale di Muay Thai, ha deciso di aprire il corso per insegnare questa disciplina nella Palestra Comunale di Abbiadori. Questo progetto ha contribuito al completamento delle offerte in Costa Smeralda, dove mancava un centro sportivo nel quale si praticasse anche la Muai Thai.
Racconta Efisio: “Grazie al Comune di Arzachena e a Team Karate Arzachenache mi hanno concesso uno spazio presso la palestra comunale di Abbiadori ho avuto la possibilità di aprire questo corso in un contesto dove gli sport da combattimento non sono molto conosciuti perché vengono preferite altre discipline sportive. Gli sport da combattimento vengono il più delle volte fraintesi con la violenza, a causa di alcuni video che circolano sul web, ma in realtà sul ring ci si rispetta. Si combatte seguendo delle regole e quando si finisce ci si abbraccia. Il ring insegna a vivere e il rispetto per l’avversario e fa nascere delle vere amicizie. Si combatte con tutte le protezioni e non c’è nessun tipo di intenzione di fare male. Non è un picchiarsi senza regola dove vince chi distrugge l’altro, ma una vera palestra di lealtà. Io, da coach, cerco di trasmettere quello che ho imparato dal mio maestro Giancarlo Casula, vice presidente regionale della Federkombat, per me importante punto di riferimento. Un anno fa ho iniziato questa avventura e sono molto felice di vedere i miei ragazzi crescere giorno dopo giorno non solo come atleti, ma anche a livello personale. Al momento seguo 20 ragazzi che mi stanno dando grandi soddisfazioni. In futuro spero di poter aprire un corso anche per bambini e magari ampliare il raggio d’azione anche ad altre zone sul territorio. Ma ora, restiamo concentrati sul prossimo obiettivo delle gare di giugno ad Oristano”.
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