Thursday, 28 November 2024
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Pubblicato il 03 December 2021 alle 09:51
Olbia. Nuovo blitz dei lavoratori e delle lavoratrici di Air Italy sempre più vicini e vicine al licenziamento. Il comitato di lavoratori che nei giorni 30 novembre e 1 dicembre hanno effettuato il flash mob davanti alla sede del Parlamento Europeo e la cui delegazione è stata ricevuta in audizione da un gruppo di Europarlamentari, stamattina 2 dicembre si è spostata a Gouvieux nel Domaine d’Aiglemont dove risiede il Principe Karim Aga Khan e dove è ubicato anche il suo centro direzionale, head quarter delle sue società.
Gli stessi hanno consegnato, brevi manu, una lettera al capo della sicurezza e indirizzata al Principe Aga Khan, attualmente azionista al 51% di Air Italy, nella quale gli si chiede di dare mandato ai liquidatori di presentare l’istanza di cassa integrazione, che nel quadro normativo di riferimento è la condicio sine qua non per la concessione della stessa da parte degli enti previdenziali italiani. "Sarebbe veramente inaccettabile che, delineandosi una volontà politica diretta alla concessione di un anno di CIGS che consentirebbe la conservazione delle licenze del personale e il riassorbimento dello stesso nelle aziende del settore, mancasse solo l’istanza formale da parte dei soci che hanno provocato il disastro industriale di Air Italy e l’espulsione dal lavoro di milletrecentoventidue lavoratori", si legge nella nota stampa.
La lettera al principe Karim Aga Khan
Vostra Altezza, come certamente saprà, il prossimo 31 dicembre terminerà la cassa integrazione per i residui milletrecentoventidue lavoratori di Alisarda, Meridiana, Air Italy. E ancor prima, l’8 dicembre, scadranno i termini previsti dalla procedura di licenziamento collettivo che, qualora dovesse concludersi con un mancato accordo, segnerà drammaticamente il destino di tutte le famiglie delle maestranze di quella che fu una storica e gloriosa compagnia aerea abbattuta dalla gestione di questi ultimi anni, governata dal management inviato da Doha al quale abbiamo visto attuare logiche che nulla avevano di imprenditoriale e che perseguivano interessi diversi da quelli della nostra azienda.
Le Istituzioni italiane, in queste ore, stanno lavorando per la predisposizione di un quadro normativo che ricomprenda anche i lavoratori di Air Italy nel perimetro di tutele già assicurate ai lavoratori di Alitalia. Tuttavia, la condizione giuridica inderogabile ed essenziale per la concessione degli ammortizzatori sociali necessari a permettere ai lavoratori di traguardare la ripresa del trasporto aereo ed essere assorbiti da una delle nascenti nuove compagnie, è costituita dall’istanza per tale concessione da parte Air Italy, di cui Alisarda è ancora l’azionista di maggioranza. L’istanza di ammortizzatori sociali è stata respinta dai liquidatori Laghi e Lagro.
I due tecnici insistono su questa ferma posizione, nonostante la quasi totalità dei costi, grazie al quadro normativo conseguente all’emergenza sociale causata dalla pandemia, sia a carico dello Stato Italiano. La cassa integrazione rappresenterebbe quindi l’unica possibilità di conservazione delle licenze, brevetti e attestati necessari all’assunzione in altre aziende, oltre che unica possibilità di sostegno economico. Vi consegnamo la presente brevi manu direttamente al Vostro domicilio, affrontando un lungo viaggio che vuole rappresentare simbolicamente il dramma che attanaglia tutti noi.
Siamo certi che comprenderete che il destino di milletrecentoventidue famiglie è riposto nelle decisioni che Voi e il Vostro socio comunicherete ai commissari liquidatori.
Le Lavoratrici e i Lavoratori di Air Italy
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