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Olbia. Il Tar respinge il ricorso delle farmacie: le insegne restano soggette al canone pubblicitario

Le insegne e le croci verdi non sono esenti dal pagamento: la sentenza conferma la validità del Piano comunale sugli impianti pubblicitari.

Olbia. Il Tar respinge il ricorso delle farmacie: le insegne restano soggette al canone pubblicitario
Olbia. Il Tar respinge il ricorso delle farmacie: le insegne restano soggette al canone pubblicitario
Andrea Baragone

Pubblicato il 06 February 2025 alle 11:27

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Olbia. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna ha respinto il ricorso presentato da nove farmacie di Olbia contro il Piano generale degli impianti pubblicitari, confermando la decisione del Comune di sottoporre le insegne frontali e le tradizionali croci verdi al canone patrimoniale per esposizione pubblicitaria.
Il verdetto rappresenta una vittoria per l’amministrazione comunale, che aveva approvato il nuovo regolamento.

Le farmacie ricorrenti – tra cui Accogli sas, Tandem sas, 3DFarm snc, Sanna snc e AG Farma srl – sostenevano che le proprie insegne non avessero finalità pubblicitarie, ma servissero esclusivamente a segnalare la presenza dell’attività, garantendo un servizio di pubblica utilità.
Per questo motivo, chiedevano l'annullamento del regolamento, che ha invece incluso le insegne tra i mezzi pubblicitari soggetti a tassazione.

Secondo il Tar Sardegna, però, le farmacie non possono essere considerate esclusivamente un servizio pubblico, dal momento che operano in regime di libera concorrenza.
I giudici hanno sottolineato che, già con l’approvazione dell’articolo 9 della legge 475/1968, il legislatore ha inteso favorire l’apertura del settore farmaceutico al mercato, bilanciando l’interesse pubblico con il principio della libertà di concorrenza.
Lo stesso concetto è stato ribadito in tempi più recenti con la legge 124/2017, che ha consentito alle società di capitali di possedere farmacie, permettendo la nascita di catene commerciali nel settore.

In questo scenario, secondo la sentenza, le insegne delle farmacie non si limitano a segnalare un servizio essenziale, ma contribuiscono all’offerta farmaceutica, permettendo agli esercizi di distinguersi sul mercato e attrarre clienti.
Questo vale anche per i cassonetti bifacciali, che riportano turni e orari e aiutano i consumatori a individuare i punti vendita.

Le farmacie contestavano anche il divieto di installare le croci verdi su palo, consentendo esclusivamente l’affissione a parete, e l’esclusione delle preinsegne di zona.
Anche su questo punto il Tar ha dato ragione al Comune, ritenendo che l’amministrazione abbia agito nell’interesse del decoro urbano e della sicurezza stradale.

La decisione stabilisce ora un precedente importante: il Comune di Olbia potrà applicare il regolamento senza modifiche, esigendo il pagamento del canone pubblicitario dalle farmacie come per tutte le altre attività commerciali.
Un pronunciamento che potrebbe influenzare altri enti locali, chiamati a disciplinare la tassazione delle insegne in modo simile.