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Olbia, fibromialgia luci e ombre: problemi su visite e diagnosi, ma ok su bandi

Accesso limitato alle cure pubbliche, ma il sostegno economico arriva

Olbia, fibromialgia luci e ombre: problemi su visite e diagnosi, ma ok su bandi
Olbia, fibromialgia luci e ombre: problemi su visite e diagnosi, ma ok su bandi
Andrea Baragone

Pubblicato il 16 April 2025 alle 11:42

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Olbia. Tempi d’attesa infiniti, visite che svaniscono nel nulla e la sensazione di doversi giustificare per ottenere una diagnosi. La fibromialgia, sindrome cronica che colpisce migliaia di sardi, è una malattia che non solo compromette la qualità della vita, ma espone i pazienti a un percorso sanitario spesso incerto e frustrante, in particolare nella fase delicata della diagnosi.

Lo racconta, in forma riservata, una cittadina che ha provato per mesi ad avere una visita con un reumatologo tramite il sistema sanitario pubblico.
Dopo aver prenotato attraverso il CUP regionale, si era vista fissare l’appuntamento dopo ben 18 mesi di attesa. A pochi giorni dalla visita, una chiamata telefonica le ha comunicato che il medico non sarebbe stato presente e che non risultava alcuna disponibilità per quel giorno.
La paziente ha quindi cercato di riprenotare, senza riuscirci. Si è rivolta direttamente al medico, che inizialmente ha escluso problemi di disponibilità, suggerendo di farsi modificare la ricetta. Nuovo tentativo, stesso esito: nessuna visita disponibile tramite CUP. Infine, è stata prospettata una visita privata in intramoenia, il giorno successivo. Lei ha scelto di aspettare i tempi della sanità pubblica.

In questo contesto, il nuovo bando del Comune di Olbia per l’Indennità Regionale Fibromialgia (IRF) rappresenta un segnale importante. Dal 2025, infatti, non si tratterà più di un bonus una tantum, ma di un rimborso fino a 800 euro per spese sostenute nel corso dell’anno, a condizione che non siano già coperte dal Servizio Sanitario Regionale. Il contributo è destinato a prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e di cura alla persona, come farmaci, ausili, attività fisiche prescritte, assistenza domiciliare, soggiorni terapeutici e integratori.
Per accedervi, i cittadini residenti a Olbia devono presentare domanda entro il 30 aprile 2025, allegando la certificazione medica di diagnosi di fibromialgia (rilasciata da specialista), documento d’identità, codice fiscale, codice IBAN e attestazione ISEE 2025. Le spese verranno rimborsate nel 2026, previa verifica e rendicontazione.

Il bando rappresenta una misura concreta per alleggerire il peso economico delle cure, ma rimane il nodo dell’accesso alle visite specialistiche, che spesso costringe le persone a lunghe attese o a rivolgersi al privato. Per molti, proprio come per la donna che ci ha raccontato la sua storia, ottenere la diagnosi è il vero percorso a ostacoli. E senza diagnosi, nessun rimborso sarà mai sufficiente.