Friday, 22 November 2024
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Pubblicato il 22 December 2022 alle 10:03
Arzachena. Un recente studio di Sociometrica “La ricchezza dei Comuni turistici - Ranking secondo la creazione di valore aggiunto” elaborato su dati Istat ha generato un notevole interesse da parte degli addetti ai lavori del settore turistico e confermato, se ancora ce ne fosse bisogno, quale e di che entità sia la ricchezza prodotta dal comparto nel nostro Paese.
Il settore balneare, come altri settori turistici, ha un effetto moltiplicatore sull’economia generale della località: il dato più seguito e verificato rileva che ogni euro speso direttamente nel turismo genera ulteriori 60 centesimi in altri settori (20% industria, 35% servizi, 5% agricoltura). Quindi, oltre alla grande capacità di produrre ricchezza in sé, il sistema della vacanza genera ulteriore valore aggiunto: maggior numero di imprese, maggiore occupazione, maggior reddito personale.
Nel caso del network delle maggiori città balneari Italiane G20Spiagge, tutte le località che lo compongono sono inserite tra i 100 maggiori Comuni turistici per valore economico aggiunto, cioè produttori di quel reddito, di quel PIL che sostiene l’economia nazionale. Lasciando da parte i valori assoluti in euro che la ricerca presenta, balza agli occhi come il settore balneare italiano sia chiaramente il primo produttore di ricchezza derivata dal turismo del Paese. Ma mettere insieme i diritti degli abitanti con le esigenze degli ospiti è un’impresa che obbliga ogni anno gli amministratori pubblici a delle enormi fatiche, con un risultato economico che potrebbe non solo aumentare, ma anche essere distribuito in maniera più diffusa e utile per le comunità stesse.
“Di fronte a questi dati, l’importanza del riconoscimento dello status di città balneare viene ancor più evidenziato - commenta la vicesindaca del Comune di Arzachena, Cristina Usai -. Lo scorso marzo, insieme ai sindaci della rete G20delle spiagge abbiamo portato di fronte alla X Commissione Parlamentare la richiesta di varare una normativa che ci riconosca la possibilità di utilizzare liberamente le risorse a disposizione, superando i vincoli di bilancio. A fronte di dotazioni finanziarie e risorse umane proprie dei piccoli Comuni, dobbiamo provvedere all’organizzazione di servizi per centinaia di migliaia di turisti senza, però, avere i mezzi idonei. In più, Arzachena vanta un ruolo determinante anche nell’ambito del turismo culturale e archeologico, oltre a rappresentare il motore dello sviluppo turistico in Gallura e in Sardegna da 60 anni”.
“Il settore turistico è in costante crescita ed evoluzione, dare risposte all’altezza delle aspettative dei consumatori di domani è un dovere per una destinazione come la nostra che, da anni, rappresenta un modello nel Mediterraneo - aggiunge Claudia Giagoni, assessore al Turismo del Comune di Arzachena -. Lo studio dell’Istat sottolinea come Arzachena sia inclusa tra i 100 Comuni che producono il maggiore valore aggiunto nel comparto: è un onore, ma anche una responsabilità che richiede da parte nostra sempre più investimenti per elevare l’offerta dei servizi. Ne parleremo ampiamente con gli operatori turistici nei prossimi incontri e durante l’appuntamento del G20 delle spiagge che, ricordo, si terrà ad Arzachena nel 2023 e a cui stiamo già lavorando”.
I Comuni inclusi nella rete del G20 delle Spiagge sono Arzachena, Alghero, Bellaria Igea Marina, Bibbona, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Cervia, Cesenatico, Chioggia, Comacchio, Forio, Grado, Grosseto, Ischia, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Orbetello, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Sorrento, Taormina, Viareggio, Vieste.
Foto: Isabella Chiodino.
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