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Nuove misure per la sanità sarda: verso una deburocratizzazione del sistema sanitario regionale

Le parole del sindacato

Nuove misure per la sanità sarda: verso una deburocratizzazione del sistema sanitario regionale
Nuove misure per la sanità sarda: verso una deburocratizzazione del sistema sanitario regionale
Olbia.it

Pubblicato il 18 July 2024 alle 12:25

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Olbia. La scorsa legislatura della Regione Sardegna è stata caratterizzata da una crescita esponenziale delle criticità per il personale medico, i medici di medicina generale, i sanitari e i pazienti, dovuta alla riduzione di servizi e strutture. "Adesso occorre avviare una nuova stagione per invertire la tendenza e dare risposta ai medici e al bisogno di salute dei cittadini sardi", afferma Luciano Congiu, Segretario Regionale Sardegna dello SMI (Sindacato Medici Italiani).

Congiu ha reso pubblico un incontro informale, andato molto positivamente, con Armando Bartolazzi, Assessore Regionale alla Sanità, durante il quale sono state discusse diverse proposte per la deburocratizzazione della medicina generale in Sardegna. "Abbiamo posto l’attenzione sulle proposte che lo SMI ha presentato all’assessorato alla salute, per la deburocratizzazione della medicina generale in Sardegna a partire dalla transizione dal cartaceo al digitale, che è parte fondamentale del processo di modernizzazione del nostro Sistema Sanitario Regionale", ha dichiarato Congiu.

Tra le principali proposte, spicca l'introduzione del “registro delle fustelle” e l'implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, che permetteranno ai pazienti di evitare di recarsi fisicamente dal medico di famiglia per le prescrizioni croniche, potendo invece andare direttamente in farmacia con la propria tessera sanitaria.

"Ci auguriamo che venga adottata l’estensione della durata delle prescrizioni farmaceutiche, in attesa dei decreti attuativi del DM Semplificazioni. La Regione Sardegna può normare, tramite una legge regionale, direttamente la materia rendendo le prescrizioni farmaceutiche valide su base annuale, liberando i medici di famiglia dall’obbligo delle prescrizioni su base mensile", ha aggiunto Congiu. È stata inoltre evidenziata la necessità di omogeneizzare la modulistica utilizzata dalle diverse ASL della regione.

L'attivazione dell'assistenza domiciliare integrata (ADI) e dell'assistenza domiciliare programmata (ADP) per i pazienti non ambulabili, così come la gestione delle reazioni avverse ai farmaci (ADR), dovrebbero avvenire tramite la piattaforma regionale, con un assenso implicito dopo 15 giorni di silenzio. Anche la rendicontazione e la ricettazione diretta da parte degli specialisti SSN dovrebbero essere semplificate e digitalizzate.

Congiu ha sottolineato l'importanza di istituire un ufficio regionale per le relazioni con la medicina generale, composto da personale regionale e da un rappresentante sindacale delle OOSS maggiormente rappresentative, per evitare la dispersione delle segnalazioni relative alla prescrizione diretta di farmaci e ulteriori accertamenti diagnostici da parte degli specialisti.

"Tutto questo è realizzabile a condizione che si applichi l'AIR (Accordo Integrativo Regionale) firmato prima delle elezioni, che deve essere migliorato con misure incentivanti per giovani medici, per chi lavora in aree disagiate, per la ricostruzione di servizi e strutture sanitarie, e tutte quelle misure che possono sostenere a intraprendere la professione del medico di medicina generale nella nostra isola", ha concluso Congiu.