Wednesday, 18 December 2024

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Olbia, bufera sanità: la nuova replica dei sindacati

Cgil Fp, Uil Fpl e Nursind rispondono alla direzione sanitaria

Olbia, bufera sanità: la nuova replica dei sindacati
Olbia, bufera sanità: la nuova replica dei sindacati
Olbia.it

Pubblicato il 18 December 2024 alle 15:34

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Olbia. La nota sindacale diffusa nelle ultime ore dalle organizzazioni CGIL FP, UIL FPL e NURSIND denuncia una gestione critica della sanità gallurese da parte della Direzione Aziendale dell'ASL Gallura. Il documento affronta una serie di questioni legate alla tutela dei lavoratori del comparto, alle condizioni organizzative e alle carenze strutturali dell'azienda sanitaria, accusata di inefficienze e decisioni controverse.

In queste ore si è appreso dagli organi di stampa dell’ennesimo tentativo di mistificazione dei fatti da parte della Direzione Aziendale ASL Gallura.

Pertanto, riteniamo adeguare il necessario quadro di situazione, sottolineando che: 1. Il pagamento della produttività o c.d. premio performance dei lavoratori del Comparto è stato reso possibile nel mese di dicembre c.a, successivamente e solamente al primo incontro in data 02 dicembre presso la Prefettura di Sassari, esclusivamente per solerzia di CGIL FP, UIL FPL, NURSIND, e altresì grazie al supporto dell’Assessore alla Sanità della Regione Sardegna e ulteriore rappresentanza che ne hanno sollecitato le operazioni tese al superamento dei rilievi anteposti, in quanto l’amministrazione ASL Gallura senza l’intervento delle OO.SS. dinanzi il Prefetto e all’Assessore alla Sanità Dott. Armando Bartolazzi non sarebbe mai riuscita ad ottenere nei tempi necessari la certificazione dei fondi richiesta dal presidente dei revisori.

2. Per quanto attiene le ulteriori misure introdotte a mezzo contrattazione integrativa si evidenzia che è stato dato seguito all’ordinaria amministrazione, ovvero si è proceduto ad introdurre aspetti normativi previsti dalle norme contrattuali al fine di addivenire agli obiettivi primari di ristoro in favore dei lavoratori, causa gioco-forza generato dalla finestra temporale di apertura e chiusura dei tavoli, risultati stretti a causa della tardiva convocazione dalla parte aziendale. Le tempistiche necessarie successive discendenti, sono state individuate in doverosi rinvii al fine di analizzare la documentazione di bozza e proposta per dare riscontro anche alle aspettative dei lavoratori che noi tutti rappresentiamo.

3. Sarebbe utopia non riconoscere la drastica situazione di crisi a livello nazionale in merito alle professionalità sanitarie reperibili e dello strumento sanitario in genere, ma se tale crisi viene alimentata da provvedimenti manageriali a nostra opinione illogici e immotivati sul piano organizzativo logistico e scientifico, non assimilabili ad alcun’altra realtà pubblica e privata e che generano malessere, incertezza e carenza di tutele per gli operatori. Noi iniziamo a preoccuparci e ad esprimere il nostro dissenso che è quello della stragrande maggioranza delle lavoratrici e lavoratori come dimostratosi con lo sciopero u.s. Il Dott. Acciaro in sintesi risponde che la sua organizzazione è talmente “innovativa” che la comprende solo lui, noi poveri incolti chiediamo a voi di trarre le opportune conclusioni.

4. In merito ai numeri relativi forniti dalla Direzione circa le assunzioni di personale effettuate ribadiamo, che snocciolare dei numeri senza il documento che ne attesti la veridicità, ovvero senza rispondenza con il documento matrice c.d. pianta organica del personale, le risultanze fornite sono meri indicatori senza alcun riscontro. Allo stato attuale poniamo all’attenzione che la stessa ancora non risulta essere pervenuta agli atti delle organizzazioni sindacali, come ormai da anni richiesto e rinnovato negli ultimi incontri presso la Prefettura di Sassari.

5. Fattore di forte preoccupazione e di necessaria contestazione risulta essere che lo stesso Direttore Generale rapporti lo strumento sanitario pubblico a quello privato con provvedimenti speculari, che occorre evidenziare non fanno medicina di urgenza e non curano se non in rarissimi casi le acuzie, occupandosi meramente di media e bassa intensità. Se gli intenti sono di privatizzare la sanità Gallurese e inviare la popolazione in altri territori per le acuzie e gli interventi in emergenza/urgenza sappia che troverà in noi un muro INVALICABILE, pronti ad intraprendere qualsiasi azione consentita dall’ordinamento vigente per difendere il sistema pubblico e tutti i cittadini.

6. In merito al riscontro fornito dei circoscritti presidi DEA di I° e II° livello non capiamo quale sia il motivo della giustificazione voluta anteporre.

7. Per nota di colore, e necessario promemoria, vogliamo ricordare all’Azienda quanto rappresentato mesi addietro circa la preoccupante situazione del personale adibito al trasporto extra ospedaliero c.d. trasporto ambulanza, personale impiegato anche dai reparti di degenza senza dare alcun tipo di informativa ai sindacati circa le azioni poste in essere a tutela dei lavoratori, in merito a formazione specifica, qualifiche (autisti/barellieri/supporto), vestizione, sicurezza e carichi di lavoro. Rimaniamo ancora in attesa di conoscere quanto precedentemente richiesto alla Direzione Aziendale.

8. All’uopo mostriamo particolare stupore e preoccupazione nei confronti dell’azienda in merito alla perpetrata e infondata ragionevolezza mostrata nell’ acclamare evidenti proprie lacune afferenti a strumenti come “organizzazione del lavoro” e “carichi di lavoro”, nonché prerogative sindacali e datoriali.

9. Abbiamo preso atto che lo strumento democratico e di tutela dei lavoratori quale l’attività sindacale non sia una delle principali prerogative di attenzione e stima del Direttore Generale Dott. Marcello Acciaro, e/o che lo stesso si preoccupi a leggere e esortare i soli comunicati stampa delle scriventi organizzazioni, chiediamo se pari diritto di replica è stato posto anche alla testata giornalistica nazionale “Il fatto quotidiano” di cui si allega il link: https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/12/17/lasl-gallura-e-tra-le-peggiori-cinque-del- paese-un-bilancio-disastroso/7793282/. Da buoni lettori ci siamo apprestati a riscontrare i numerosi articoli di stampa pubblicati sul web afferenti la situazione Sanitaria Sarda, e ci accorgiamo con grande sbigottimento che esiste qualcun’altro ancor più pessimista di noi e che addirittura attribuisce il primato delle cinque peggiori aziende sanitarie del paese proprio all’ASL Gallura.

Pertanto, nel ruolo di garanti che a noi tanto piace, esortiamo e invitiamo la Direzione Aziendale al diritto di replica verso l’articolo di stampa in parola, che peraltro tratta di fatti e risvolti da noi più volte già denunciati e segnalati agli organi di vigilanza preposti.