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Olbia, Davide Caocci si racconta: "io, un pesce fuor d’acqua con l’anima in tempesta"

Viaggio tra gli accordi e le parole con cui il giovane cantautore si racconta

Olbia, Davide Caocci si racconta:
Olbia, Davide Caocci si racconta:
Barbara Curreli

Pubblicato il 10 November 2024 alle 08:00

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Olbia. Davide Caocci il giovane cantautore olbiese si racconta dopo l'uscita di "Pesce fuor d'acqua, (disperso)," nuovo brano con cui prosegue il suo sogno.

Davide ha 26 anni, possiamo definirlo un cantante/cantautore, è cresciuto a pane e musica, lui è il più piccolo di tre fratelli cresciuto tra note e strimpelli, infatti il fratello più grande aveva un gruppo con cui suonava.

L'autore di "Anima in tempesta" suona la chitarra, o come preferisce dire lui, "la strimpella" e con un sorriso che supera tutte le barriere conferma: "il 2024 è stato l'anno ufficiale, il mio anno, in cui ho deciso di mettermi in gioco. È da tanto tempo che scrivo e canto, però quest'anno mi sono deciso, sono stato un po' spronato dalla famiglia, dagli amici e dalla mia compagna".

Anche il suo lavoro, quello che svolge nel suo quotidiano ha a che fare con l'arte, "faccio il fabbro da dieci anni, lavoro presso un officina qui in città, ho iniziato presto a lavorare, dopo aver fatto ammattire i miei genitori poiché non volevo proseguire gli studi".

Ad un giovane appassionato di musica, con una voce strepitosa, non si può non chiedere: "Hai mai pensato a Sanremo visto che ti piace cantare e comporre?".  

La sua risposta arriva diretta: "Queste due canzoni che ho pubblicato le ha pubblicate proprio per partecipare alla selezione di Sanremo, che pone come primo step la pubblicazione di due pezzi, adesso inizio a crederci parecchio in questo sogno".

Prosegue Davide: "Sono sempre piaciuto a tutta la cerchia degli amici allora mi sono detto perché no? perché non mettermi in gioco fino in fondo? Fino a un mese fa mi ascoltavano in dieci, adesso sicuramente qualcuno in più, ho pubblicato su Spotify e YouTube."

Nonostante appaia molto timido ci svela che all'interno delle canzoni c'è lui, lui in tutta la sua totalità, "non è stato facile mettermi a nudo, raccontarmi, condividere le mie emozioni, le canzoni risultano degli storytelling, sono tanti racconti posti all'interno della canzone".

"Voglio ringraziare particolarmente la mia famiglia, la mia compagna di vita e i miei amici per aver da sempre creduto in me e nella mia passione. Oggi - conclude - probabilmente è solamente grazie a loro e al calore con cui l'han fatto se queste canzoni sono pubbliche e le possono ascoltare tutti". 

E fu così che il pesce fuor d'acqua disperso con l'anima nella tempesta, si ritrovò con la chitarra sottobraccio a inseguire felice un pentagramma e a chiedere "sogna con me". Per ascoltare il brano di Davide Caocci clicca qui.