Saturday, 04 January 2025
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Pubblicato il 01 January 2025 alle 07:00
Olbia. In un mondo segnato da contrasti e tumulti, la voce della poetessa Vanna Sanciu si leva potente con i suoi versi in lingua sarda, pubblicati in esclusiva su Olbia.it. "Alciamus sos càlighes" è un invito poetico a riflettere sull’anno appena iniziato, tra luci e ombre, speranze e difficoltà. I calici levati al cielo diventano simbolo di resistenza e di un impegno collettivo per affrontare le sfide del presente con parole di pace e armonia.
Sanciu, attraverso la musicalità del sardo, unisce tradizione e contemporaneità, trasformando i suoi versi in un manifesto universale contro ogni forma di violenza e sopraffazione.
"Alciamus sos càlighes
Annu nou chi brincas su jannile,
annuntziadu t’ant lughes e sonos,
bestes galanas de su jerrile,
càlighes pienos pedende donos.
A chelu los alciamus, oh gentile,
ma bot’ amus intesu de sos tronos.
Su mund’ intreu est in abbolotu,
sos innotzentes fatos a zigotu.
Ant imbicadu sas isperas sanas
sos malintragnados in s’iscuru,
vida furada a dies bajanas,
su raju faladu a nois puru.
De armonia ant fatu bardana
a bisos de paghe ant balciadu muru.
De paraulas bonas su caminu
‘inchimus nois contra a s’assassinu.
Traduzione:
"Leviamo i calici
Anno nuovo che hai varcato la soglia,
ti hanno annunciato luci e suoni,
meravigliosi abiti invernali,
calici pieni mentre chiediamo doni.
Li leviamo in alto, oh gentile,
mentre sentiamo il rombo dei tuoni.
Il mondo intero è in tumulto,
tanti innocenti sono stati malmenati.
Nel buio, i malintenzionati,
hanno trovato le anime pure,
hanno rubato la vita ai giorni
spensierati,
il fulmine ha colpito anche noi.
Hanno compiuto razzia dell’armonia,
contro i desideri di pace hanno
innalzato un muro.
Che sia di buone parole il cammino
e vinceremo contro l’assassino".
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