Saturday, 11 January 2025
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Pubblicato il 11 January 2025 alle 06:00
Olbia. Parola d'ordine vietato stare male, particolarmente durante le feste e durante la notte: è quanto riferisce una lettrice. Questa testimonianza, con un racconto che rasenta la fantascienza, viene presentato da una nostra lettrice e concittadina che racconta l'episodio di malasanità di cui sono state protagoniste, loro malgrado, lei e la sorella.
La signora Sanna, dopo alcuni giorni in cui i dolori alle gambe non le davano tregua ed avendo perso la capacità di camminare, ha letteralmente perso l'uso delle gambe ed ha ricevuto il consiglio del medico di famiglia di presentarsi in ospedale.
Nella mattinata di martedì la signora è stata portata in ambulanza in Pronto Soccorso, ma ha dovuto attendere 12 ore prima di essere visitata: l'assenza di un codice rosso non le ha permesso di accorciare le tempistiche.
"Mia sorella è stata parcheggiata in corridoio e dopo averla visitata le hanno detto che non poteva essere trattenuta perché non aveva niente di grave e non era in fin di vita, semplice ritenzione idrica la diagnosi, non è un caso urgente le è stato detto - racconta la sorella Stella - alle due di notte è stata mandata via e io sono dovuta andare in ospedale a riprenderla, non c'era nessun servizio di ambulanza disponibile, si è ritrovata abbandonata a sé stessa, una donna di 63 anni, con un serio problema di deambulazione e uno stato di allettata che ha comportato un aumento di peso importante".
"Nonostante le chiamate e le richieste di assistenza non abbiamo avuto né un ambulanza né una sedia a rotelle per riportarla a casa, non c'era alcuna possibilità in ospedale, mia sorella, io e mio nipote abbiamo passato la notte in macchina, perché non c'era alcun servizio attivo, o quantomeno operativo né all'ospedale né con servizi privati" continua la donna.
"Questa mattina alle 8 mi sono recata presso la Croce Bianca vicino al Parco Fausto noce -prosegue Stella Sanna nel suo racconto- e gli operatori presenti ci hanno prestato una carrozzina che ci ha consentito di riportare a casa mia sorella, unico caso in questa assurda vicenda in cui c'è stata dimostrata gentilezza e umanità".
"La situazione è rimasta invariata e dovremo fare ulteriori accertamenti, mia sorella resta allettata con tutte le necessità di cure e assistenza che la situazione richiede, e aver trovato muri, indifferenza, mancanza di umanità e atteggiamenti di astio mi ha lasciato senza parole, sei ore nel cuore di una notte fredda dentro l'auto, trattati al pari della carne da macello, io dico basta, queste situazioni vanno segnalate" - conclude molto amareggiata la donna.
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