Wednesday, 04 December 2024
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Pubblicato il 04 December 2024 alle 11:00
Olbia. Si avvicina alla conclusione la tredicesima edizione del festival della fotografia Storie di un attimo 2024, molto partecipata e che ha fornito importanti contenuti; fino a domenica 8 saranno visitabili tutte le mostre esposte al museo archeologico di Olbia e alla Società dello stucco,in via Cavour 43.
Il prossimo fine settimana si svolgeranno gli ultimi appuntamenti dell’evento, la proiezione del film Giovanni Columbu, Ritratto di Pablo Volta, Luches Film 2004, il 6 dicembre alle 19:30 e l’attesissimo mercatino delle macchine fotografiche usate e da collezione, che si svolgerà domenica 8 dicembre dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19 nel bellissimo spazio di Vicolo 74, appunto al civico 74 di Corso Umberto ad Olbia.
Nel film, della durata di 40 minuti, Giovanni Columbu esplora la figura e l’opera del grande fotografo argentino che scelse San Sperate come luogo della sua residenza.
Pablo Volta Nasce il 3 gennaio 1926 a Buenos Aires da padre toscano, giornalista, e madre argentina di origini italiane. Nel 1932 quando è ancora bambino la famiglia si trasferisce in Italia, dove compie i suoi studi tra Roma, Torino e Viareggio.
Durante la guerra, tra il 1944 e il 1945 combatte con i partigiani sulle Alpi Apuane e partecipa alla liberazione di Modena. Esegue i primi scatti nella Berlino devastata dai bombardamenti. Rientrato in Italia si occupa di cronaca nera e di cinema, ed è tra i fondatori della Fotografi Associati, prima cooperativa di fotografi in Italia. Nel 1949 a Berlino, segue un corso di Elementary Photography, organizzato dall'esercito di occupazione statunitense.
Collabora diversi anni con il settimanale il Mondo. Nel 1952 costituisce la cooperativa Fotografi Associati, che verrà sciolta nel 1954 a causa di difficoltà economiche. Nel 1954 compie il primo viaggio in Sardegna, realizza le foto per Inchesta su Orgosolo di Franco Cagnetta. Nel 1957 fotografa il Carnevale di Mamoiada.
Trasferitosi a Parigi fotografa scrittori, artisti e intellettuali tra i più rappresentativi del XX secolo. Realizza documentari per la Rai tv: uno sugli anarchici parigini alla fine dell’Ottocento sulle trasformazioni urbanistiche operate a Parigi, nel Secondo Impero, dal Barone Haussmann.
Nel 1966 partecipa come giornalista al programma Cinq Colonnes à la une della televisione francese con una serie di trasmissioni sulla Sardegna. Lavora per l'ufficio di corrispondenza delle Rai a Parigi. Nei primi anni settanta richiamato dalll’interesse per la Sardegna scopre il fenomeno del Muralismo.
Le sue fotografie figureranno in una grande mostra sull'arte muraria nel mondo, a Caen, in Normandia, nel 1981 e negli anni seguenti gira l'Italia. Nel 1987, per amore della Sardegna sceglie di stabilirsi nel "paese museo" di San Sperate. È morto il 28 luglio 2011 all'età di 85 anni.
Il fotomercatino, giunto alla tredicesima edizione, metterà in mostra e alla vendita materiale fotografico usato da collezione sia analogico sia digitale. Sarà anche a disposizione una scelta di pellicole in bianco e nero; nel corso della giornata saranno sviluppate gratuitamente le pellicole in bianco e nero.
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