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Addio ad Agnese Bardanzellu, testimone di un secolo di storia olbiese

Agnese Bardanzellu aveva compiuto 100 anni lo scorso 3 settembre

Addio ad Agnese Bardanzellu, testimone di un secolo di storia olbiese
Addio ad Agnese Bardanzellu, testimone di un secolo di storia olbiese
Patrizia Anziani

Pubblicato il 27 October 2024 alle 06:00

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Olbia. Con profondo cordoglio, Olbia saluta Agnese Bardanzellu, spentasi serenamente ieri mattina all'età di 100 anni, compiuti lo scorso 3 settembre. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella comunità olbiese, di cui è stata testimone e protagonista per un intero secolo.

Figlia di Giovanni Maria Bardanzellu e Evelina Buselli, Agnese nacque quando la città si chiamava ancora Terranova Pausania, in una delle famiglie più prestigiose del territorio. Il padre, come ricordava lei stessa con emozione, era noto per la sua generosità e per le sue vaste proprietà terriere che, come amava raccontare Agnese, "richiedevano un'intera giornata a cavallo per visitarle tutte". 

Solo poche settimane fa, il giornalista Federico Bardanzellu aveva raccolto le sue preziose memorie in un'intervista per la nostra rubrica OLBIAchefu, regalandoci un ritratto vivido e toccante di questa straordinaria donna. Nel corso dell'incontro, Agnese aveva condiviso con generosità i suoi ricordi, sfogliando con emozione vecchie fotografie e raccontando aneddoti della sua giovinezza, testimonianze ora ancora più preziose che ci aiutano a mantenere viva la sua memoria (qui l'intervista).
Donna moderna e anticonformista fin dalla giovinezza, Agnese si distingueva già negli anni Quaranta per il suo spirito all'avanguardia, immortalato nelle fotografie che la ritraggono in pantaloni - cosa inusuale per l'epoca - o con occhiali da sole vistosi nella Olbia del dopoguerra. La sua eleganza e il suo portamento emergevano in ogni immagine, come quella scattata nel 1942 davanti al vecchio Municipio, prima che venisse distrutto dai bombardamenti del 1943 (vedi foto qui).
Moglie del compianto Enrico Giua, noto come "Zoa", ha cresciuto con amore le sue quattro figlie - Giovannella, Marina, Evelina e Annamaria - trasmettendo loro quella forza e quella saggezza che l'hanno sempre contraddistinta. Il suo lascito continua oggi attraverso i suoi sei nipoti e cinque pronipoti.
La sua vita ha attraversato le trasformazioni più significative della città: dalla lotta contro la malaria - che le strappò la giovane sorella Masina nel 1946 - alla crescita e modernizzazione di Olbia.

Ha conservato nella sua memoria preziosi ricordi familiari, come quelli del padre Giovanni Maria e del nonno Pasquale, contribuendo a mantenere viva la storia della città attraverso le sue testimonianze, alcune delle quali sono state raccolte nel libro "Lu Trambucconi. Insediamento di una comunità nella valle del fiume Enas" di Mariella Canu, pubblicato nel 2001 dalla casa editrice Taphros

Arguta e lucida fino all'ultimo, Agnese ha mantenuto intatta quella capacità di sorridere alla vita che l'ha resa cara a tutti coloro che l'hanno conosciuta. La sua storia personale si intreccia indissolubilmente con quella di Olbia, di cui è stata testimone privilegiata per un secolo intero, vedendola trasformarsi da piccolo borgo afflitto dalla malaria a moderna città portuale.

I funerali si terranno domani lunedì, 28 ottobre, quando la comunità olbiese potrà dare l'ultimo saluto a una delle sue figlie più longeve e amate, il cui ricordo continuerà a vivere attraverso le sue storie, il suo esempio di vita e l'affetto di chi l'ha conosciuta.
Le sue parole e i suoi ricordi, raccolti con cura nelle interviste degli ultimi mesi, rimangono come testimonianza preziosa di un'epoca e di un modo di vivere che attraverso lei continuerà a parlare alle future generazioni di olbiesi.

L'editore Mario Sanciu, la direttrice Angela Galiberti, Federico Bardanzellu, assieme a tutto lo staff di Olbia.it e OLBIAchefu, si stringono con cordoglio a tutti i familiari per la perdita dell'amatissima Agnese Bardanzellu.