Asl Gallura, la denuncia di Li Gioi: “24 milioni di avanzo, mentre gli ospedali sono in ginocchio”

Olbia. Un avanzo di bilancio milionario che, secondo il consigliere regionale Roberto Li Gioi (M5s), certifica l’inefficienza e l’immobilismo della direzione dell’Asl Gallura. A seguito dell’approvazione del consuntivo 2022, che registra 24 milioni di euro rimasti inutilizzati nelle casse dell’Azienda sanitaria, Li Gioi lancia un duro attacco al direttore generale Marcello Acciaro, chiedendone il commissariamento immediato.

“Un’azienda sanitaria che funziona, sana, guidata da un manager capace di provvedere al fabbisogno dei diversi reparti, si fonda sul principio che tutte le risorse a disposizione vengano impiegate a tale scopo. La Asl Gallura, un’Azienda ormai al collasso da anni, caratterizzata da una grave carenza di medici e di servizi sanitari sul territorio, ha lasciato nelle sue casse ben 24 milioni di euro. Una notizia allarmante che apprendiamo dalla stampa: la Asl numero 2 ha presentato e approvato il consuntivo 2022 con un avanzo di bilancio milionario”. Questo il commento del consigliere regionale Roberto Li Gioi (M5s).

“Ci troviamo di fronte alla certificazione dell’inerzia e dell’immobilismo che ha contraddistinto la direzione targata Marcello Acciaro. Il DG dell’Asl Gallura – prosegue il consigliere regionale - deve essere immediatamente commissariato. Non possiamo attendere che vengano commessi altri danni a scapito della popolazione gallurese. Consci del fatto che un avanzo di bilancio di 24 milioni di euro rischia di comportare un drastico taglio degli stanziamenti futuri”.

“Mentre 24 milioni di euro giacevano in cassa – conclude - Acciaro non ha provveduto a bandire concorsi per risollevare le sorti dei nostri ospedali in ginocchio, non ha fatto scorrere le graduatorie, non ha investito ingenti somme, mentre la nostra sanità continuava a peggiorare di giorno in giorno. Ritengo che quest’ultimo dato sia gravissimo, a maggior ragione se inserito nel contesto in cui si trova oggi la Asl 2, di estrema agonia”