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Berchidda, Rally dei nuraghi e del Vermentino ai nastri di partenza

Ecco i dettagli della corsa

Berchidda, Rally dei nuraghi e del Vermentino ai nastri di partenza
Berchidda, Rally dei nuraghi e del Vermentino ai nastri di partenza
Olbia.it

Pubblicato il 23 October 2024 alle 10:14

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Berchidda. Settanta gli equipaggi che il 25-26 ottobre saranno al via del 21º Rally dei Nuraghi e del Vermentino, rally moderno valido come quinta e penultima prova del Campionato Italiano Rally Terra, per la Coppa Rally di Zona 10 e il Campionato Regionale Delegazione Sardegna Aci Sport. 

La manifestazione basata a Berchidda, che coinvolgerà Gallura e Monte Acuto, vanta una tripla titolazione tricolore e, nelle prossime ore, la Rassinaby Racing svelerà anche gli elenchi iscritti del 6º Rally Vermentino Historicu, valido per il Campionato Italiano Rally Terra Storico per il Regionale, e del 5º Baja Terre di Gallura, penultimo appuntamento del Campionato Italiano Cross Country Side by Side. 

Come detto, saranno 70, di otto nazionalità diverse, gli equipaggi in corsa nel rally moderno, a cui si sommeranno quelli dello storico e del cross country. 

Tra le 24 vetture Rally2, in pedana a Berchidda i protagonisti dell’Italiano Rally Terra, a partire dai leader Tommaso Ciuffi e Pietro Cigni (Skoda Fabia Rs), che sugli sterrati sardi proveranno a incrementare il gap che li separa dagli agguerriti Umberto Scandola (Skoda Fabia Evo), Alberto Battistolli ed Enrico Oldrati, entrambi su Fabia Rs. A caccia di punti tricolore anche Angelo Pucci Grossi (Skoda Fabia Evo), Simone Romagna (Skoda Fabia Evo), Christian Tiramani (Skoda Fabia) e, soprattutto, il finlandese Jakko Lavio (Skoda Fabia Evo), che esordì in Italia e al volante di una Rally2 proprio a Berchidda nel 2023, e il pilota di Arzachena Nicola Tali, che su Skoda Fabia Rs con Piercarlo Capolongi alle note proverà a dire la sua nel derby gallurese con Giuseppe Dettori, navigato come di consueto da Carlo Pisano su Skoda Fabia Evo.

In corsa nel Cirt anche le Skoda Fabia Evo di Marco Ronconi e Alessandro Zorzi e la Citroën C3 di Stefano Bizzarri. L’unica Toyota Yaris Gr Rally2 in pedana sarà quella del monegasco Massimiliano Tonso, navigato dal polacco Bernacchini. Tra le Rally2 anche le Skoda Rs dell’equipaggio austriaco formato da Simon Wagner e Gerald Franz Winter e degli italiani Manfrinato-Zanella e le Evo di Mattia Scandola, che torna sulla terra dopo una lunga attesa, e dei tedeschi Liam Muller e Alexander Hirsch. Su Citroën C3 Stefano  Avandero, mentre hanno scelto la Fabia Evo i sardi Fabrizio Marrone e Francesco Fresu, Auro Siddi e Giuseppe Maccioni, Maurizio Pusceddu e Veronica Cottu, Angelo Orecchionie Gian Franco Tali. Saranno sulla Skoda Fabia R5, infine, i fratelli iglesienti Giacomo e Davide Spanu.

Nella N5 sarà sfida a tre tra Rigo, Bizzozero e Da Ros, tutti su Citroën Ds3, mentre tra le sei Rally3 spiccano, in corsa per il Cirt, Fontana-Arnaboldi e l’equipaggio di casa formato da Giuseppe Bitti e dal fiduciario regionale Ami Sport, Giuseppe Pirisinu, lo scorso anno sul podio in Ssv. Su Ford Fiesta Rally3 anche Tosetto e Uscidda, mentre Biancu e Sassi hanno optato per la Renault Clio.

 

Nutrita la schiera di Rally4, con la Ford Festa degli sloveni Prosenc-Blaz unica eccezione tra una ventina di Peugeot 208 Gt Line. Attesi Stefano Marrone e Stefano Pudda, Farina, Cazzaro e l’olbiese Mattia Ricciu, che con il fidato Marco Corda alle note disputerà il primo rally in Sardegna in una stagione in cui si sta lottando per il Cirt “due ruote motrici” U25 dopo i risultati positivi all’Adriatico e a San Marino.

A parte i teutonici Muller-Ruf, tutti in corsa per la Coppa Rally di Zona i vari Pierulivo, Zancano, Zanini, Schirru, Loriga, Putzu, Porcu, Masala e Cellino. Un’altra mezza dozzina di vetture andrà a infoltire il gruppo Rc4n, mentre altre dodici auto comporranno il gruppo Rc5n, tra cui la Renault Clio Rally5 dell’unico equipaggio interamente femminile, composto da Asia Vidori e Jasmine Manfredi. A queste si sommano ben 13 navigatrici.

La manifestazione organizzata dalla Rassinaby Racing con il supporto degli Assessorati al Turismo, Artigianato e Commercio e allo Sport della Regione Sardegna, dell’Automobile Club Sassari, della Delegazione Sardegna Aci Sport e con il patrocinio dell’Agenzia Forestas, il 25-26 ottobre regalerà al pubblico la possibilità di vedere - in un colpo solo - i migliori interpreti italiani e non solo di tre specialità.

Partenza alle 13.30 di venerdì 25 ottobre da Piazza del Popolo, a Berchidda, che alle 15 di sabato 26 ospiterà anche l’arrivo e la cerimonia di premiazione. Il percorso dell’edizione 2024 prevederà 76,64 chilometri cronometrati, articolati in tre speciali da ripetere due volte. 

Venerdì 25 ottobre si comincerà con lo shakedown e la qualifying stage, introdotta nel regolamento federale nel 2024, che si disputeranno in territorio di Berchidda, lungo un tratto stradale mai impiegato in precedenza e su cui sono state effettuate delle modifiche per ampliare la carreggiata. Il programma prevederà le libere (ore 7-8.30) e la qualifying stage delle Rally2 (2,44 km, ore 8.56), seguiti, dalle 10.15 alle 12, dallo shakedown per le restanti vetture.

Dopo la partenza cerimoniale delle 13.30, i concorrenti affronteranno per due volte la nuova Erula-Tula (11,34 km, ore 14.13 e 16.43), con un riordino nel centro di Tula alle 15, tra il primo e il secondo passaggio. La prima prova sarà un inedito che riprenderà parte del tracciato della speciale Tula del Rally Italia Sardegna, Mondiale Wrc, ma con diverse modifiche: si impiegherà il tratto più spettacolare, ma al contempo quello col fondo più buono.

Sabato 26, invece, gli equipaggi in gara si misureranno con i doppi passaggi sulle speciali Alà dei Sardi-Buddusò (6,90 km, ore 9.57 e 13.42), che toccherà lo spettacolare Monte Lerno su una speciale lievemente accorciata rispetto alla prova del 2023, e Pattada-Oschiri (20.08 km, ore 10.28 e 14.13), che includerà al proprio interno anche la vecchia “Filigosu”.

Previsto, tra i due passaggi, un riordino al campo sportivo di Berchidda alle 11.20. Da rimarcare che lungo la speciale di Tula sono state riservate delle modifiche del percorso “dedicate” ai concorrenti del Cross Country e Ssv che, da regolamento, non verranno rivelate in anticipo.