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Cronaca

Caterina Romano trasforma la mascherina con l'orgoglio sardo

Caterina Romano trasforma la mascherina con l'orgoglio sardo
Caterina Romano trasforma la mascherina con l'orgoglio sardo
Laura Scarpellini

Pubblicato il 08 May 2020 alle 18:56

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Calangianus, 8 maggio 2020 - A quanto pare le mascherine chirurgiche, per i prossimi mesi saranno un inaspettato accessorio del nostro look.

Questa consapevolezza deve aver suscitato nella calangianese Caterina Romano, il desiderio di renderla unica, con un tocco tipicamente sardo. Insomma un optional artistico in grado di conferire un fascino particolare, a chi lo indossa.

Classe 1988 Caterina Romano si è diplomata prima al liceo artistico di Tempio Pausania in grafica pubblicitaria, e poi si laurea in design del prodotto alla NABA di Milano. Da tempo si è dedicata alla creazione di gioielli unici, che divulga attraverso il web.

La sua particolarità creativa risiede nel voler fondere i dettami della tradizione sarda, con l’innovazione e l’uso di materiali e strumenti tecnologici, come ad esempio la stampa 3d.

"Nelle mie creazioni, nei miei gioielli, è sempre presente il legame con la mia terra.Il mio intento è quello di cercare di farla vivere nel contemporaneo, di adeguare le usanze e i costumi antichi al nostro presente, rendendo le tradizioni fruibili quotidianamente e ad un numero
di persone più elevato. Cerco di destabilizzare l’immobilismo che l’attaccamento morboso all’antico produce, creando una spaccatura temporale che renda il nostro passato usufruibile e adattabile alle esigenze dei nostri tempi".

Le sue ultime creazioni sono attuali e nello stesso tempo sono state rese affascinanti, stanno riscuotendo grandi consensi in rete:"Le mascherine artistiche nascono dalla scelta che il momento ci pone tra l’abbandono delle tradizioni (stop dei gruppi folk e delle feste legate alla tradizione), e il loro adeguamento. Io scelgo la seconda opzione. Molti dei costumi che vediamo indossati nelle grandi sfilate hanno degli elementi che nel passato sono stati cambiati, adeguati, resi “pratici” per le donne che li indossavano, allora perché noi non possiamo innovarli e adeguarli? Non stento ad immaginare le maggiori manifestazioni sarde, con le donne fiere nei loro costumi, indossare una protezione, imposta dalla legge, che si lega alla perfezione con lo stile degli abiti e l’esigenza che ora dobbiamo affrontare. Molti puristi del costume troveranno i miei concetti dissacranti ma credo che la Sardegna tutta e tutti gli elementi che la compongono, debbano andare avanti, innovarsi, imparando dal passato ma non radicandosi morbosamente ad esso".

Caterina Romano non si è risparmiata, in questo momento di estrema emergenza, nel prodursi in atti solidali, anche se preferisce non farne nota pubblicamente: "Posso solo dire che con la mia stampante 3d e la macchina di cucire ho cercato di fare la mia parte, e di tempo per dormine ne è restato molto poco".

Le sue mascherine sono realizzate con il broccato sardo, che da sempre è il preziosissimo tessuto utilizzato per i costumi tipici. Poi vengono foderate con tessuto in cotone che garantisce morbidezza al contatto con il viso e
sono provviste di una tasca per l’inserimento di un’ulteriore protezione. Sono dunque pensate sia per la sopravvivenza della tradizione che per l’uso quotidiano.
" Mi piace riuscire a realizzare le mascherine a seconda della necessità dell’acquirente e essere impreziosite da monili che rimandano alla nostra tradizione".

Quando l'amore per le proprie radici si accomuna con i preziosi tessuti della tradizione sarda, la creatività riesce a dar vita a soluzioni inaspettate.

Le maschere di Caterina Romano ne sono la riprova: tutta orgogliosamente sarda!

Maggiori informazioni sono reperibili sui maggiori canali social: instagram: piccolegioieffimere facebook: Piccole Gioie Effimere