Tuesday, 29 April 2025
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Pubblicato il 02 March 2024 alle 09:00
Olbia. Trovare casa in affitto a Olbia è praticamente impossibile, finiti agli onori della cronaca per una ricerca nazionale di Idelista.it che ci colloca al 20esimo posto tra le città più care d'Italia, prima città in assoluto in Sardegna, dalla ricerca alle testimonianze il passo è breve.
Noemi (questo il nome di fantasia scelto da una giovane mamma) ci accoglie nella sua cucina con un caffè fumante, su un tavolo che ospita tanti giochi. Uno sprazzo di commozione attraversa il suo sguardo mentre comincia a raccontarci la sua odissea e l'inferno degli ultimi 24 mesi. Giovane donna sola con tre figli minori, di cui uno con una disabilità, Noemi è ancora alla ricerca di una nuova casa in affitto dove poter stare con i suoi figli: "Una volta scaduto il contratto il proprietario non lo voleva rinnovare poiché sosteneva di dover vendere l'appartamento, spiega Noemi, che dal quel momento si è attivata per trovare una soluzione con agenzie immobiliari, conoscenze e passaparola, non immaginando cosa la aspettasse, "a Olbia negli ultimi anni si è scatenato il delirio, racconta, in questa grande città non ci sono casa in affitto per periodi prolungati, solo stagionali o per brevi affitti estivi, le poche case hanno importi d'affitto esagerati, si arriva fino a mille euro per un trilocale,spesso vengono richieste anche tre caparre a garanzia, cifre impensabili per un nucleo familiare, o mangi o paghi l'affitto" aggiunge Noemi, che si augura che anche la sua testimonianza possa essere d'aiuto per smuovere autorità competenti e istituzioni per un intervento che possa calmierare i prezzi e ampliare l'offerta delle unità abitative per affitti pluriennali, risulta infatti impensabile anche effettuare un trasloco all'anno.
Diversi report dei gruppi immobiliari (Tecnocasa, Immobiliare.it e Idealista) hanno confermato questa tendenza al rialzo dei prezzi, senza considerare che la stessa situazione si verifica, sia che l'affitto sia regolare, sia in nero, poiché tante famiglie continuano ad avere un abitazione senza un regolare contratto di locazione. "Se poi hai figli, trovi ancor meno una disponibilità, si tende a non voler affittare a nuclei familiari con figli, l'intervento del comparto socio assistenziale del Comune prevede di poter far domanda per le case popolari, ma hanno un termine breve, esiste una graduatoria, una lista d'attesa numerosa, e le unità presenti non riescono a sopperire alle richieste, se si accede alla graduatoria, dove sussiste un arretrato di due anni, viene concessa l'abitazione per 6 mesi, rinnovabili di altri sei senza ulteriori garanzie. Io e il proprietario siamo arrivati alle vie legali per trovare un accordo, avendo i figli minori subentra un avvocato, ho avuto una proroga di un anno, ulteriormente ampliata di 4 mesi, ma stiamo arrivando agli sgoccioli ed entro fine maggio dovrò andare via, poiché verrà reso esecutivo lo sfratto, questa agevolazione è possibile per la presenza dei bambini, altrimenti lo sfratto viene reso esecutivo in 15 giorni. Io sono disposta a pagare anche qualcosa in più rispetto alla vecchia casa, ma non si posso chiedere queste cifre, e non dimentichiamo che si tratta poi di spazi non ampi, non chiedo la villa, ma non si posso pagare mille euro per 70 metri quadri con due stanze da letto dove non ci starebbe neanche una scrivania!"
Oramai gli affitti sono da ottobre a marzo, e poi si passa ad affitti settimanali con importi ancora più alti, si affitta per la stagione estiva, anche qui con un mercato poco regolamentato che decide senza avere dei tetti, dei limiti. "E' giunto il momento di mettersi una mano sulla coscienza calmierare il mercato e regolamentare gli importi degli affitti," conclude Noemi.
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