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Finanziaria Sardegna, scontro politico sulla manovra da 10 miliardi: Todde e Meloni al lavoro, l’opposizione attacca

Vertice di maggioranza e prime critiche in vista delle audizioni sui 300 milioni disponibili

Finanziaria Sardegna, scontro politico sulla manovra da 10 miliardi: Todde e Meloni al lavoro, l’opposizione attacca
Finanziaria Sardegna, scontro politico sulla manovra da 10 miliardi: Todde e Meloni al lavoro, l’opposizione attacca
Olbia.it

Pubblicato il 19 March 2025 alle 11:49

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Cagliari. A pochi giorni dall’avvio delle audizioni in Commissione Bilancio sulla manovra finanziaria regionale da circa 10 miliardi di euro, si intensifica il confronto politico sulla destinazione dei 300 milioni ancora da assegnare. Nella sala presidenza del Consiglio regionale si è tenuto il secondo vertice di maggioranza, alla presenza della governatrice Alessandra Todde, dell’assessore del Bilancio Giuseppe Meloni, del presidente del Consiglio regionale Piero Comandini e dei capigruppo della coalizione.

Come riportato dall’ANSA, il confronto ha avuto l’obiettivo di analizzare le priorità e avviare il lavoro sulle modifiche alla proposta di legge finanziaria.

"Sono stati due giorni molto importanti, abbiamo fatto passi avanti rispetto alle questioni sollevate dai consiglieri e dai gruppi", ha dichiarato l’assessore Meloni, confermando che le audizioni dei Comuni e dei portatori di interesse saranno determinanti per stabilire la destinazione finale delle risorse. Si valuta anche una redistribuzione delle poste tra gli assessorati, come confermato da Meloni: "Faremo le valutazioni insieme e decideremo sulla base delle richieste che emergeranno".

La consigliera Maria Laura Orrù (Alleanza Verdi e Sinistra) ha evidenziato la necessità di rafforzare il sostegno agli enti locali, alle università e alla rete dei medici di medicina generale, soprattutto per i territori più periferici. “Le risorse vanno trovate nelle pieghe del bilancio, queste esigenze sono urgenti per la Sardegna”, ha affermato.

Dura la critica del capogruppo dei Riformatori sardi, Umberto Ticca: “Non c’è nulla, è una finanziaria che arriva tardi, mesi dopo la scadenza naturale, e non dà le risposte che la Sardegna attende”. Secondo Ticca, la manovra non garantisce il necessario supporto agli enti locali e non interviene in modo concreto sulla sanità regionale. “Dopo la legge approvata sul riordino del sistema sanitario, ci aspettavamo misure rilevanti in questa finanziaria, ma così non è”, ha aggiunto.

Anche il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia, Fausto Piga, ha lanciato un affondo alla maggioranza: “In dodici mesi l’unico pensiero della Todde è stato ipotecare poltrone: super staff, Province e Sanità. Altro che taglio al poltronificio, ne hanno creati tre”. Piga ha poi criticato la gestione delle risorse: “La massa manovrabile è di soli 300 milioni per il 2025 e 900 nel triennio, troppo pochi per rispondere concretamente a famiglie e imprese”.

Secondo l’esponente di FdI, la governatrice dovrebbe ridurre in modo sostanziale le spese legate alle strutture di staff e agli incarichi: “Serve una sforbiciata seria, non giochi di prestigio”, ha concluso.