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Golfo Aranci: conclusa la prima fase del restauro del Pozzo Sacro Milis

I lavori di restauro presentati in conferenza stampa

Golfo Aranci: conclusa la prima fase del restauro del Pozzo Sacro Milis
Golfo Aranci: conclusa la prima fase del restauro del Pozzo Sacro Milis
Patrizia Anziani

Pubblicato il 05 June 2024 alle 19:00

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Olbia.  Conclusa la prima fase del restauro del Pozzo sacro Milis.  Il pozzo nuragico necessitava da tempo di lavori di messa in sicurezza e ristrutturazione. L'importante progetto di questa prima fase del restauro del monumento, che per l'amministazione comunale di Golfo Aranci aveva visto fin dal 2009 l'impegno dell'allora delegata alla Cultura Alessandra Feola (leggi qui), è stato reso possibile grazie all'ottenimento di 200mila euro finanziati dalla Regione Sardegna, a cui sono seguiti 20 mila euro da parte del Comune di Golfo Aranci e il lavoro degli specialisti a stretto contatto con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, oggi guidata dall'architetto Isabella Fera.

Un iter burocratico complesso che, in una prima fase, ha visto l'intervento dell'allora funzionario di zona Francesco Carrera, che aveva fin da subito preso a cuore il bene provvedendo alla formalizzazione del vincolo archeologico, poi i funzionari responsabili: Gianluigi Marras per la tutela archeologica; Alessandra D.T. Carrieri per la tutela restauro e Laura Lutzoni per la tutela architettura e paesaggio. I lavori sul campo sono stati portati avanti dall'impresa Giuliana Fenu restauri con l'Ingegner Mariateresa Solinas, gli archeologi Paolo Marcialis e Alessandro Porqueddu e gli architetti Martina Mugoni e Leo Orgiu.  

Ieri mattina l'amministrazione comunale di Golfo Aranci guidata da Mario Mulas ha annunciato alla stampa la conclusione dei lavori alla presenza degli addetti ai lavori, le autorità civili e militari, e il parroco don Dario D'Angelo che ha benedetto il monumento con una breve cerimonia. "Finalmente oggi sono riuniti tutti gli attori protagonisti di questo inizio del percorso di valorizzazione del Pozzo sacro Milis - ha esordito Mulas ringraziando  subito l'onorevole Giuseppe Fasolino in qualità di ex vicepresidente regionale e assessore alla Programmazione e Bilancio della giunta Solinas, per la causa del restauro di uno dei pozzi sacri tra i più grandi della Sardegna.

Oggi è stato portato a compimento un primo restauro dell'importante "scrigno che racchiude la ricchezza costruttiva delle murature e delle tecniche - ha spiegato la soprintendente Isabella Fera. - Il fatto che sia un manufatto idraulico che continua a funzionare a distanza di tutti questi secoli fa riflettere sul tesoro che c'è, che è in corso di studio e che è stato minuziosamente restaurato con un livello di conoscenza e di approfondimento notevoli".

Soddisfatto anche il funzionario di zona Gianluigi Marras che, descrivendo il pozzo sacro, non solo ne ha evidenziato l'imponenza della struttura e la sua persistente funzionalità idraulica, ma anche la sua vicinanza alla linea di costa che ne ha favorito l'uso anche dalle popolazioni che venivano dall'esterno, anche in epoche successive: "Durante questo intervento è stata ritrovata all'interno del pozzo una moneta di produzione greca del IV secolo avanti Cristo".  

Scavato per la prima volta da Domenico Lovisato nel 1889, il monumento archeologico è ubicato accanto ai binari dismessi della vecchia linea ferroviaria di Golfo Aranci, motivo per il quale ancora oggi è difficilmente raggiungibile. Fasolino, oggi consigliere regionale e canditato a sindaco alle prossime elezioni comunali, non ha nascosto il suo entusiasmo nel vedere il monumento finalmente restaurato. Una prima fase che secondo quest'ultimo avrà certamente un seguito: "Ci mettiamo a disposizione per far sì che questo monumento archeologico diventi uno dei più rappresentativi di Golfo Aranci e la sua storia, lavorando innanzitutto per garantire una sua accessibilità al pubblico. Perchè oggi il sito è bello da vedere ma è difficile da raggiungere". 

L'incontro gli addetti ai lavori e la cittadinanza ha visto anche la partecipazione degli alunni della scuola Media di Golfo Aranci con il coinvolgimento del professor Marco Agostino Amucano, anch'egli archeologo e guida turistica. Quest'ultimo, con una breve lezione di educazione civica, ha invitato i ragazzi ad una maggiore sensibilizzazione sul significato di bene pubblico al fine di riscoprire l'importante storia del monumento archeologico cittadino, oggi restaurato e maggiormente tutelato.