Friday, 22 November 2024
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Pubblicato il 13 October 2024 alle 08:00
Golfo Aranci. Venerdì 11 e sabato 12 ottobre si è svolto l’evento “Golfo Aranci incontra Cavalese”. Le due giornate, organizzate da Golfo Aranci Mon Amour, si sono rivelate una preziosa occasione di incontro e condivisione all’insegna della cultura, della musica e della coralità. Durante la prima serata, presso l’ex colonia in Via Cala Moresca, l’Amministrazione Comunale e i cittadini hanno accolto calorosamente il coro alpino Stelune e l’Amministrazione Comunale di Cavalese, alla presenza del giornalista e scrittore Bachisio Bandinu, che ha tenuto un interessante intervento. La seconda serata, invece, si è svolta nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe, vedendo l’esibizione del coro Stelune insieme al rinomato coro locale Sos Astores. La riuscita dell'evento è stata possibile grazie al team di Lucio Varchetta LF SOUND SERVICE che, con professionalità, ha gestito gli aspetti tecnici e fonici.
Ecco le parole del maestro Peppino Orrù, direttore del Coro polifonico Sos Astores: “Sono state due giornate dense di emozioni. Ho avuto il piacere e l’onore di contribuire all’organizzazione di questo incontro mettendo in contatto Il coro alpino "Stelune" di Cavalese, accompagnato dall'assessora Carla Vargiu, di evidenti origini sarde, la quale ha fortemente desiderato questo viaggio nella sua terra d'origine e si è fatta promotrice dell'iniziativa, con la presidente del consiglio comunale di Golfo Aranci e delegata alla cultura, la quale, con la sua solita efficienza e il beneplacito del sindaco, in breve tempo ha definito il progetto. I doni offerti dal sindaco sia alla assessora ospite che al coro alpino in questa occasione statue in bronzo, riduzioni della grande statua della donna sarda, nota come "la sirena di Golfo Aranci", opera dello scultore Pietro Longu, che ha presentato il prodotto della sua arte. Nella sala si è percepita una diffusa emozione e la serata è stata impreziosita dall'intervento del prof. Bachisio Bandinu che con i suoi argomenti e la sua dialettica ha letteralmente incantato la platea. Il Coro Sos Astores lo ha voluto omaggiare per la collaborazione che ha sempre generosamente prestato in occasione di diverse edizioni del simposio del folclore sardo, giunto alla ventiduesima edizione, con la consegna un dono che può apparire scontato: una penna da collezione, con l'auspicio che continui a scrivere cose meravigliose sul popolo sardo. Entrambe le serate, oltre a momenti di convivialità dove i trentini hanno potuto apprezzare i piatti tipici e i vini sardi, sono state l’occasione di vederci uniti in ciò che ci riesce meglio: la musica che, ancora una volta, ha dimostrato come la diversità sia una ricchezza inestimabile”.
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