Saturday, 23 November 2024
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Pubblicato il 22 November 2024 alle 23:00
Olbia. Un tragico destino ha stroncato prematuramente la vita di Carlo Iervolino, stimato imprenditore olbiese di 41 anni. Ricoverato mercoledì mattina all'ospedale Giovanni Paolo II, il suo quadro clinico è precipitato rapidamente. Nonostante l'immediata diagnosi di malaria e l'avvio della terapia d'urgenza, le condizioni dell'imprenditore sono degenerate in uno shock settico che lo ha condotto al coma. Il tempestivo intervento dell'équipe medica, che ha fatto tutto il possibile per salvarlo, non è purtroppo riuscito a evitare il tragico epilogo.
La notizia ha scosso profondamente la comunità olbiese, dove la famiglia Iervolino è conosciuta e stimata per le numerose attività imprenditoriali avviate dal padre Gianni, scomparso nel 2021 all'età di 75 anni, che fu fondatore della lavanderia Clea, della Marbo, e patron dell'emittente televisiva Cinque Stelle e di Radio Internazionale. Carlo aveva raccolto con successo il testimone paterno, rilevando le aziende di famiglia, distinguendosi per la sua gentilezza e professionalità.
In queste ore i messaggi di cordoglio si susseguono incessanti. Particolarmente commovente il ricordo della giornalista Maria Pintore di Radio Internazionale: "Ho il ricordo di due bambini deliziosi, Carlo e Luca impegnati nel contare i dischi, diventati poi due ragazzi, educati e gentili, oggi uomini sempre cortesi. Carlo aveva tanto in comune con suo padre: lo stesso modo di osservare, lo stesso amore per i colori e la medesima fisicità".
Anche il mondo dello sport si unisce al dolore della famiglia con le parole della Virtus Olbia Pallacanestro, che ricorda il profondo legame degli Iervolino con il basket cittadino: "Carlo e la sua famiglia sono stati da sempre amanti della Pallacanestro e hanno contribuito nel passato con la loro passione per tanti anni a farla crescere nel territorio di Olbia".
Carlo lascia nel dolore la madre Bianca Pinna e i fratelli Luca e Silvia, ai quali tutta la città continua a manifestare vicinanza e affetto in questo momento di profondo dolore.
La tragica rapidità della sua scomparsa, causata da una malaria inizialmente scambiata per influenza dopo un viaggio a Zanzibar, località turistica per la quale la profilassi antimalarica non è obbligatoria, ha reso ancora più doloroso questo lutto che ha colpito una delle famiglie più stimate della comunità olbiese.
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