Friday, 22 November 2024
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Pubblicato il 20 May 2024 alle 15:30
Olbia. A Olbiamare, quartiere residenziale alla periferia sud- est di Olbia è grave emergenza cinghiali. Dopo le numerose segnalazioni da parte di privati cittadini, con segnalazioni di ferimenti di animali e persone, questa volta a rimanere vittima di un nuovo attacco da parte di questo tipo di animale selvatico è un dolcissimo cagnolino di nome Mali, aggredito mentre si trovava all'ingresso di un palazzo di via Eugenio Montale. Un dolcissimo cagnolino di 14 anni che era reduce da un ricovero con operazione salva vita a causa di una infezione. Un ricovero che si era risolto felicemente. Il cagnolino era tornato a casa guarito, da un mese era a casa, poi stamattina il tragico epilogo.
Per lui purtroppo non c'è stato niente da fare, è morto sbranato davanti agli occhi della sua proprietaria, rimasta giustamente sconvolta per quanto accaduto. I cittadini di Olbiamare da tempo segnalano la presenza di questi animali selvatici. Purtroppo il numero delle loro presenze è in continuo aumento e la carenza di cibo da alcuni anni ha portato gli ungueati ad avvicinarsi sempre di più ai centri abitati.
Olbiamare al momento è uno dei quartieri di Olbia più gradito ai cinghiali anche grazie alla presenza di aree verdi, ma anche di rnumerosi rifiuti abbandonati.
"Viviamo ormai nel terrore - spiega una cittadina - io quando esco di casa rischio ogni mattina. Li vedo ogni giorno e ho terrore di rientrare a casa da sola, perché temo di essere aggredita dai cinghiali".
Dopo l'ennesima grave aggressione, i cittadini di Olbiamare fanno nuovamente appello alla pubblica amministrazione affinché vengano presi seri provvedimenti: "Non ce la facciamo più a vivere in queste condizioni, capisco che gli animali vengano attirati dai rifiuti che la gente sconsiderata butta ogni giorno per strada, ma proprio per questo è necessario che vengano presi urgenti provvedimenti. Non vorremmo che per far muovere la macchina amministrativa ci sia bisogno che ci scappi il morto umano. Evidentemente gli animali di affezione non contano?. Bisogna che il Sindaco, o chi per lui, agisca e a lui faccio il mio più accorato appello". Così ci scrive la cittadina.
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