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Pubblicato il 30 October 2019 alle 14:45
Olbia, 30 ottobre 2019 - Nessun rapporto della Polizia Locale Settore Ambiente per due anni: dal 01 agosto del 2017 al 06 agosto 2019: è questo ciò che risulta dall'accesso agli atti, fatto dalla minoranza, sul campo nomadi di Sa Corroncedda.
La minoranza, con l'accesso agli atti, ha chiesto "copia dei rapporti stilati dalla sezione ambiente della Polizia Municipale sulla situazione (rifiuti/discarica) del campo nomadi e relativa strada di accesso dal luglio 2016 ad oggi e delle comunicazioni fatte dalla sezione Ambiente e/o dal Comando dei Vigili urbani agli assessori, dirigenti di competenza e Sindaco in merito alla medesima situazione".
Secondo i dati forniti con l'accesso agli atti, nei primi mesi dell'amministrazione Nizzi i rapporti del Nucleo Ambientale sono stati regolari per un totale di 10 documenti:
Nel 2017, stando al documento mostrato dalla minoranza, i rapporti si diradano e sono solo 3 in un anno:
I rapporti del Nucleo Ambientale, si legge nel documento firmato dalla dott.ssa Sabrina Pitzalis, cessanoapparentemente a partire da agosto del 2017 per poi ricomparire nel 2019:
Alla luce di questi dati, la minoranza ha chiesto nuovamente le dimissioni del sindaco Settimo Nizzi.
"Per due anni non ci sono stati rapporti del Settore Ambiente della Polizia Locale su Sa Corroncedda - tuona Rino Piccinnu -. Il danno che è stato creato al Comune di Olbia è di milioni di euro: non devono pagare i cittadini, non deve pagare il Comune. Deve pagare chi ha la responsabilità di tutto questo, deve pagare chi ha provocato il danno, non devono essere diminuiti i servizi ai cittadini e non devono essere alzate le tasse. Qua bastava una pattuglia per evitare questo".
Poi ecco Davide Bacciu: "Chiediamo nuovamente le dimissioni. Il rischio idrogeologico non è stato risolto, sono stati presi 5 milioni di euro dalle tasche dei cittadini con la ztl, poi ecco questa discarica più tutte quelle disseminate nel territorio: la maggioranza deve prendere atto del suo fallimento e dimettersi".
"Lo slogan elettorale di Nizzi era Olbia città d'Europa - ha detto ironicamente Teresa Piccinnu -. Questo è un problema che tocca, a vario titolo, tutti gli assessorati. Chi vive ancora nel campo ci ha raccontato che le segnalazioni al Comune le hanno fatte. Serve un'azione forte da parte dell'amministrazione, deve saltare qualche testa. Domani c'è il Consiglio comunale. Invitiamo la popolazione a venire anche se non potrà prendere la parola: abbiamo bisogno della loro forza in questa battaglia".
"Nel corso di questi anni - aggiunge Patrizia Desole - abbiamo ricordato tante volte alla maggioranza il problema delle discariche diffuse, ma non hanno mai voluto rispondere. Abbiamo chiesto un consiglio comunale aperto e lo hanno rifiutato.È stata negata la voce agli olbiesi".
Infine, Roberto Ferinaio: "Quest'anno si sono svolte solo tre riunioni della Commissione all'Ambiente. Nell'ultima, convocata per questo problema, non se n'è parlato perché si sentono offesi dalla richiesta di dimissioni. C'è stata, nel corso del tempo, incapacità di gestione ma anche incapacità di programmazione. Giace dimenticato, da mesi, il nuovo regolamento dell'Igiene urbana che, alla luce di quanto sta avvenendo, è già vecchio. Perché non se ne parla? L'appalto sulla raccolta dei rifiuti scade in concomitanza con le elezioni. Non si può pensare agli eventi quando la città è un mondezzaio".
Riassumendo: il giudizio della minoranza è senza appello e vengono richieste, a gran voce, le dimissioni.
In conclusione, ecco alcune domande che rivolgiamo al sindaco Settimo Nizzi, rimanendo a disposizione per eventuali repliche/risposte:
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