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Olbia, la voce dei giovani nel Giorno della Memoria: "Mai farsi prendere dall'odio"

L'emozionante messaggio di pace dell'undicenne Maxim conquista la platea

Olbia, la voce dei giovani nel Giorno della Memoria:
Olbia, la voce dei giovani nel Giorno della Memoria:
Patrizia Anziani

Pubblicato il 28 January 2025 alle 20:30

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Olbia. Un'intensa mattinata di musica e riflessione, ieri, 27 gennaio, ha visto protagonisti gli studenti della Scuola Media A. Diaz di Olbia nel Giorno della Memoria. Lo spettacolo "Memoria e Pace", andato in scena nella gradinata della Basilica di San Simplicio, ha coinvolto un numeroso pubblico di studenti e cittadini.

Sotto un limpido cielo di gennaio, la scenografia curata nei minimi dettagli ha creato un'atmosfera di profondo raccoglimento: piccole colombine bianche di carta si alternavano a scatole color kraft contrassegnate dalla stella di Davide, potenti simboli che evocavano silenziosamente le valigie delle vittime dell'Olocausto, un passato che non deve essere dimenticato, ma anche del presente, di tutti coloro che devono abbandonare le loro terre a causa di conflitti, guerre o povertà. Quest'eco tra passato e presente ha reso ancora più profondo il significato della commemorazione.

Particolarmente toccante la performance dei giovani musicisti, guidati dalla loro insegnante, che hanno dimostrato grande maturità nell'affrontare un tema così delicato. Gli studenti, tutti in camicia bianca, hanno offerto un'interpretazione sentita e professionale, testimoniando come la memoria storica possa essere tramandata efficacemente attraverso l'arte e la musica. Il pubblico, composto principalmente da coetanei dei giovani artisti, ha seguito l'esibizione con rispettoso silenzio e partecipazione, dimostrando come le nuove generazioni siano capaci di cogliere l'importanza della memoria storica e dei suoi insegnamenti.

Ad aprire i lavori sulle gradinate di San Simplicio sono stati la professoressa Vincenza Galleri e il professor Walter Mura, referenti del progetto.

Con visibile emozione, la professoressa Galleri ha voluto ringraziare le forze dell'ordine e le autorità presenti rivolgendo un particolare apprezzamento all'assessore alla Pubblica Istruzione Sabrina Serra, "che ha sempre partecipato a ogni iniziativa della nostra scuola". Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche al dirigente scolastico Francesco Scanu per il costante supporto alle attività extrascolastiche dell'istituto.

Il progetto per commemorare il Giorno della Memoria, nato nel 2020 con un approccio multidisciplinare che coinvolge tutte le materie di insegnamento scolastico, ha riscosso grande interesse, estendendosi oltre le mura scolastiche fino a coinvolgere attivamente le famiglie degli studenti.

La Galleri ha poi sottolineato con particolare orgoglio la presenza non solo degli attuali studenti e dei loro genitori, ma anche degli ex alunni, promotori originari di questi progetti, accompagnati dalle loro famiglie. "Questo dimostra che il legame con i nostri ragazzi rimane vivo anche quando non sono più tra i nostri banchi," ha affermato con emozione, "perché rimarranno sempre i nostri ragazzi".

In questo contesto di grande impatto emotivo, è stata la voce di Maxim Lelli, studente di soli undici anni e mezzo, a catturare l'attenzione di tutti i presenti. "Dobbiamo ricordare, signori, che la Shoah è una cosa brutta che è successa tanto tempo fa, ottant'anni o più, e che è morta tanta gente, tanti ebrei per colpa di una brutta persona," ha detto il giovane studente, con una semplicità che ha reso ancora più toccanti le sue parole. "Dobbiamo imparare dai nostri sbagli e cercare di vivere una vita in pace. Ma non è così facile, signori. Quindi vi invito ora a migliorare tutto quello che potete e cercare di fare del vostro meglio per portare pace in tutto l'universo". Il suo intervento vibrante, culminato con "la pace sia con voi", è stato accolto da uno scrosciante ed entusiasta applauso della platea. 

Attraverso la pagina di Olbia.it, Maxim ha poi condiviso un ulteriore profondo  appello: "Voglio dire a tutti i giovani come me di essere ragazzi educati e bravi, ma soprattutto di non avere mai paura in niente ed essere fedeli a quello che sono. Mai farsi prendere dall'odio e dalla crudeltà".  Ha infine aggiunto "È importante essere persone oneste e gentili".

Il professor Mura ha spiegato il significato profondo della scelta del titolo dell'evento: "Abbiamo scelto di intitolare questo evento per i nostri alunni 'Memoria e Pace' perché è giusto ricordare ciò che è stato, senza se e senza ma, senza negazionismi, revisionismi, ma è anche importante guardare al presente, affinché le nuove generazioni capiscano che anche le discriminazioni o gli odi razziali possono nascere da preconcetti o voci che però possono autoalimentarsi degenerando".

Presente alla manifestazione anche il Console Onorario dei Paesi Bassi, Cristina Ricci, che ha sottolineato l'importanza cruciale del coinvolgimento dei giovani nella trasmissione della memoria storica. "Il coinvolgimento delle giovani generazioni è assolutamente fondamentale, in quanto rappresentano il nostro futuro", ha affermato il Console. "Il momento educativo costituisce una fase cruciale nel percorso formativo, poiché è proprio durante questi anni che i valori fondamentali vengono interiorizzati più efficacemente".

La Ricci ha evidenziato come la memoria storica non sia un semplice esercizio di ricordo, ma si intrecci profondamente con i valori dell'umanità e della dignità umana. "È essenziale riconoscere in ogni individuo la sua fondamentale umanità", ha sottolineato. Il Console ha inoltre posto l'accento sull'importanza dell'arte come veicolo di trasmissione di questi valori, osservando come l'utilizzo di diverse forme espressive crei "un'impronta indelebile nell'animo dei giovani".

La Vicesindaca e Assessora alla Cultura e Pubblica Istruzione, Sabrina Serra, ha rafforzato questo messaggio sottolineando il significato profondo della commemorazione: "Il Giorno del Ricordo rappresenta un momento fondamentale di riflessione collettiva sulla tragedia dell'Olocausto e sulle sofferenze di migliaia di vittime innocenti. In questa giornata, non ci limitiamo solo a commemorare, ma riaffermiamo con forza i valori cardine della nostra società: l'uguaglianza, la pace, la fraternità e il rispetto reciproco".

In un momento storico segnato da numerosi conflitti globali, Serra ha posto particolare enfasi sul ruolo delle nuove generazioni: "In un momento in cui assistiamo a numerosi conflitti nel mondo, dove anche i più giovani subiscono le conseguenze della violenza, è essenziale che il nostro impegno per la pace non si riduca a mera retorica". L'iniziativa dell'Istituto Diaz si è rivelata "un esempio concreto di come la memoria storica possa e debba trasformarsi in un'opportunità educativa per costruire un futuro di pace".