Thursday, 23 January 2025
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Pubblicato il 23 January 2025 alle 11:30
Olbia. Sono una trentina i migranti sbarcati questa mattina dalla nave Ocean Viking presso il porto di Olbia. Tra loro, molte donne, alcune in stato di gravidanza, e diversi bambini, compresi neonati. La nave, operata dall’organizzazione SOS Mediterranee, trasportava complessivamente 85 persone salvate nelle acque al largo della Libia il 21 gennaio.
Come riportato da Ansa, il resto dei migranti, inclusi uomini adulti, proseguirà il viaggio verso Genova, porto di destinazione assegnato dalle autorità italiane. Il tribunale siciliano, in seguito a un ricorso presentato dall’organizzazione, ha stabilito che i soggetti vulnerabili – donne e minori – dovessero essere sbarcati in un porto più vicino, identificato in Olbia.
L’operazione di accoglienza è stata coordinata dalla prefettura di Sassari, mobilitando circa 200 unità tra forze dell’ordine, capitaneria di porto, autorità portuale, operatori sanitari, volontari e associazioni locali. Il sistema di accoglienza ha dimostrato grande efficienza nel garantire cure immediate e supporto a chi è stato soccorso in mare.
La ASL Gallura ha predisposto l’assistenza sanitaria con la presenza di pediatri e ginecologi dell’ospedale Giovanni Paolo II, mentre le associazioni cittadine di protezione civile hanno fornito supporto logistico.
Un presidio sanitario vaccinale è stato allestito per gestire eventuali necessità immediate, contribuendo a garantire la sicurezza sanitaria del gruppo.
(foto SOS Mediterranee)
SOS Mediterranee è un’organizzazione umanitaria e marittima europea fondata nel 2015, attiva principalmente nel Mediterraneo centrale, considerata la rotta migratoria più pericolosa al mondo. Dal 2016, l’associazione ha soccorso oltre 37.000 persone, offrendo assistenza medica, protezione e garantendo i diritti dei naufraghi fino allo sbarco in luoghi sicuri.
La nave Ocean Viking, operativa dal 2019, è una piattaforma di soccorso altamente specializzata. Lunga 69 metri e battente bandiera norvegese, è equipaggiata con gommoni rapidi, una clinica medica e spazi dedicati per donne, bambini e uomini. A bordo lavorano professionisti del soccorso e personale sanitario, che collaborano per garantire operazioni efficaci e sicure. L’associazione sottolinea che, a causa della distanza dei porti assegnati, ha perso dal 2022 ben 171 giorni di attività, giorni che avrebbero potuto essere utilizzati per salvare vite in mare.
SOS Mediterranee opera grazie al sostegno di migliaia di cittadini europei. Il 90% delle sue operazioni è finanziato da donazioni private, indispensabili per coprire i costi delle missioni, che si aggirano intorno ai 24.000 euro al giorno. L’organizzazione è inoltre impegnata a testimoniare le tragedie umanitarie che si consumano nel Mediterraneo, dando voce ai sopravvissuti e mantenendo viva la memoria delle vittime.
Questo nuovo intervento della Ocean Viking conferma ancora una volta l’importanza delle ONG nel garantire il rispetto del diritto marittimo e umanitario.
Come stabilito dalla Convenzione SOLAS, "ogni nave ha l’obbligo di prestare assistenza con tutta rapidità a una persona in pericolo in mare".
Il lavoro di SOS Mediterranee, riconosciuto con numerosi premi internazionali, resta fondamentale per salvare vite e difendere i diritti umani.
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