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Porto Cervo, capodoglio morto: i dettagli e i consigli della Guardia Costiera

Porto Cervo, capodoglio morto: i dettagli e i consigli della Guardia Costiera
Porto Cervo, capodoglio morto: i dettagli e i consigli della Guardia Costiera
Olbia.it

Pubblicato il 28 March 2019 alle 16:48

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Olbia, 28 marzo 2019 -La Guardia Costiera di Porto Cervo, sotto ilcoordinamento del Direttore Marittimo, Capitano di Vascello Maurizio Trogu, stalavorando, di concerto con il comune di Arzachena, il Parco Nazionale dell’arcipelagodi La Maddalena e l’istituto zooprofilattico di Sassari per la rimozione del corpo senza vita del capodoglio ritrovato a Cala Romantica.

La segnalazione è pervenuta all’Ufficio Locale marittimo di Porto Cervo questa mattina alle 07:55, immediatamente i militari sono intervenuti sul posto, al loro arrivohanno trovato l’animale ormai privo di vita e hanno immediatamente proceduto con lecomunicazioni previste dalle normative in materia di tutela delle specie marine protette.

Il comune di Arzachena è uno dei comuni costieri che ha sottoscritto l’accordo Pelagos, il Santuario dei cetacei è una zona marina di 87.500 km² che nasce da unaccordo tra l’Italia, il Principato di Monaco e la Francia per la protezione dei mammiferimarini che lo frequentano.

All’interno di quest’area l’attenzione nell’avvistamento o ritrovamento di questi animali è altissima, infatti i militari della Guardia Costiera in questi casi devonoprocedere ad avvisare le Autorità competenti nell’interesse primario della tutela diquesti mammiferi marini.

Il piccolo cetaceo potrebbe, ad un primo esame dei biologi accorsi, aver urtato contro qualcosa perdendo l’orientamento e finendo sulla spiaggia di Cala Romantica.

La rimozione è prevista per questo sabato per consentire lo svolgimento delle ricerche degli esperti e per stabilire le cause della morte dell’animale.

Di seguito si riportano i consigli in caso di avvistamento.

Non appena si avvistano i cetacei o a partire da 1000 m di distanza, sono d’obbligo una particolare attenzione e una velocità non superiore ai 10 nodi: in effetti, possonoessere presenti nell’area altri animali e quindi il rischio di collisioni non è trascurabile.

Inoltre, una velocità più alta creerebbe disturbo negli animali anche a una grande distanza.

In termini generali, il whale watching non è consigliato lungo la fascia costiera entro le5 miglia, in quanto, in questa zona, i cetacei sono già fortemente disturbati dalle attività antropiche.

L’uscita in mare deve essere abbinata a una presentazione sui cetacei e l’ambiente marino con finalità educative, da parte di una guida qualificata, che abbia seguito unaformazione e in grado di identificare le specie incontrate, di individuare le loro fasi diattività, nonché di constatare eventuali perturbazioni.

In breve

  • Muoversi lentamente e avanzare con calma e regolarità non appena si avvistano i cetacei e, in particolare, nella zona dei 300 metri.
  • Non avvicinarsi oltre i 100 m.
  • La durata dell’attività di osservazione è al massimo di 30 minuti e di 15 minuti in caso di presenza di altre imbarcazioni.
  • Una sola imbarcazione nella zona dei 300 metri.
  • Non cercare mai di toccare i cetacei, di dar loro da mangiare e di nuotare conloro.