Friday, 21 March 2025
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Pubblicato il 20 March 2025 alle 10:04
Arzachena. Tony Effe, nome d’arte di Nicolò Rapisarda, è finito nuovamente sotto i riflettori, ma questa volta non per la sua carriera musicale. Il rapper romano, reduce dal recente Festival di Sanremo, sarebbe infatti tra gli otto indagati per una violenta rissa scoppiata nella notte del 18 agosto 2023 davanti alla discoteca The Sanctuary, uno dei locali più noti della Costa Smeralda.
Come riportato dall’agenzia Ansa, il pubblico ministero Alessandro Bosco ha chiuso le indagini preliminari e ora Tony Effe rischierebbe il rinvio a giudizio per rissa aggravata. Secondo la ricostruzione, il rapper, insieme ad altri quattro amici – tra cui un pugile, un ultrà della Lazio e due giovani originari di Roma e Olbia – si sarebbe presentato all’ingresso del locale venendo respinto dai buttafuori per motivi non meglio precisati.
Nonostante il divieto di ingresso, il gruppo avrebbe tentato comunque di entrare, innescando una violenta colluttazione con gli addetti alla sicurezza.
La rissa sarebbe degenerata rapidamente, provocando danni al locale e diversi feriti, tra cui un buttafuori che riportò lesioni più gravi. Le indagini, condotte dai carabinieri di Olbia, hanno portato alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini anche alla legale di Tony Effe, Donatella Cerè, a Milano.
Non è la prima volta che Tony Effe finisce coinvolto in episodi simili. Sempre secondo l’Ansa, nel 2021 era stato condannato ai lavori socialmente utili per una rissa scoppiata due anni prima davanti a un locale di Roma, risarcendo con 40mila euro un uomo a cui aveva fratturato la mandibola. Successivamente, nel 2022, il rapper era stato protagonista di una rissa nel backstage del Nameless Festival con l’americano Lil Pump, mentre nel marzo 2023 aveva aggredito il pugile e rapper Ion durante un evento sportivo a Milano.
La Procura di Tempio Pausania dovrà decidere entro sei mesi se richiedere il processo o l’archiviazione per Tony Effe e gli altri sette indagati, tra cui alcuni rischiano anche l’accusa di danneggiamento oltre a quella di rissa aggravata.
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