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Pubblicato il 19 June 2015 alle 16:25
Porto Rotondo (Olbia), 19 Giugno 2015 - Olbia, ancora una volta, si conferma un territorio più unico che raro anche sotto il profilo storico. Tutti (o quasi) conoscono la storia di Punta Nuraghe, a Porto Rotondo, e del suo nuraghe diroccato e nascosto dalla vegetazione. Questa mattina il Consorzio di Porto Rotondo ha voluto presentare, insieme alla Soprintendenza Archeologica, i risultati della campagna di scavo che esso stesso ha voluto finanziare.
La campagna di scavo si è svolta, in modo non continuativo, dal 2012 al 2014 ed è costata al Consorzio una cifra che si aggira attorno ai 70mila euro. E' stata l'archeologa Paola Mancini, specializzata in civiltà nuragica, a scavare l'interessante sito di Punta Nuraghe. Un sito che ha riservato notevoli sorprese.
"La sorpresa è stata molto grande - ha detto il dottor Rubens D'Oriano, soprintendente archeologico -. Ad un certo punto, durante lo scavo, ci siamo resi conto che non è un nuraghe. Abbiamo scavato il sito integralmente. Il periodo di costruzione è il 300 avanti Cristo, età punica. E' stato utilizzato fino al regno del primo imperatore, Augusto. Poi sporadicamente nella media età imperiale".
Se il nuraghe non è un nuraghe, allora cosa è? "Il sito è composto da una torre centrale in muratura piena ci un anello esterno - ha continuato Rubens D'Oriano -. Questa è una torre di segnalazione per i pericoli e il segnale, fatto con il fuoco, era sicuramente diretto ad Olbia. C'era sicuramente un punto di rimbalzo sul crinale e noi pensiamo di averlo trovato".
Questa torre di segnalazione è un unicum. "Non c'è nulla di eguale in Sardegna - ha detto D'Oriano -, niente di simile del Mediterraneo occidentale".
Il futuro di questo affascinante sito archeologico è già segnato: il Consorzio di Porto Rotondo, guidato da Gianluca de Fazio, insieme all'omonima Fondazione, al cui vertice vi è il conte Luigi Donà Dalle Rose, renderà il sito di Punta Nuraghe un palcoscenico per concerti. "Abbiamo intenzione di chiedere a Sciola - ha detto il conte Donà Dalle Rose - di sistemare questo luogo. Questa deve essere una meta per chi viene in Sardegna".
Stessa disponibilità da parte del Comune di Olbia. "Il sito verrà immediatamente inserito nelle nostre mappe - ha sottolineato Marco Vargiu, assessore comunale al Turismo - e verrà divulgato attraverso il nostro Ufficio Turistico".
La torre di segnalazione è già pienamente fruibile e visitabile. Il sito è in sicurezza ed è posto alla fine di via Punta Nuraghe.
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