Posada, al Castello della Fava e alla casa delle Dame protagonisti gli artisti locali

Posada. D’estate la Sardegna diventa meta ambita per molti turisti grazie alle sue incantevoli spiagge ed acque cristalline. Tuttavia, un ruolo importante viene rivestito anche dal turismo culturale. Per tale motivo Michele Ruiu ha pensato di valorizzare a Posada durante questa stagione l’arte nostrana. Dal 15 luglio è infatti stata aperta la Casa delle Dame, con l’opportunità di visitare le nuove sale espositive con numerosi artisti locali e regionali, ma anche mostre fotografiche, la storia del Castello Della Fava, con foto, ricostruzioni, e con l’esposizione della copia dell’Ercole di Posada. Tanti altri gli artisti presenti tra cui: Roberto Ziranu, Caratzas Boes e Merdules di Franco Maritato, Patrizia Floris, Ruiu filigrana, Mimmo Bove, Agostino Melis, Franco Ruiu e Valentina Baltolu.

Quest’ultima è una giovane pittrice olbiese che sta acquisendo sempre più prestigio grazie alla personalità raggiante e grintosa che la contraddistingue, oltre al suo innato talento per le rappresentazioni tutte al femminile, cariche di messaggi motivanti. Nella pittura fa emergere le sue contrastanti emozioni e l’identità della donna sarda: ferita ma forte, in balia delle tempeste della vita, e tuttavia salda nella tenacia e nel coraggio di chi vuole vivere e continuare a lottare. Pennellate di vita, con tratti decisi e sicuri, catturano la luce in una dimensione espressiva di fierezza e armonia.

Commenta l’artista: “Credo che questa mostra stia dando un grande contributo alla valorizzazione del territorio e soprattutto al borgo medioevale di Posada in tutto il suo fascino. Inoltre sta promuovendo l'arte in tutte le sue sfaccettature, come le nostre ceramiche, le nostre maschere tradizionali di Ottana, quali Boes e Merdules, gli arazzi di Sarule e le sculture di ferro di Orani. Perché la Sardegna non è solo mare: è anche una terra ricca di una storia che vanta una cultura millenaria. In questa mostra ho scelto di esporre alcune delle mie opere che parlano della Sardegna per omaggiare la mia Isola con i dipinti delle donne in abito sardo, tra cui "Donna di Pedra bianca", e una frazione immersa nel granito e nei ginepri della valle del lerno e della storia della nostra indipendenza dal titolo "Sardegna libera".

Per mero errore, abbiamo erroneamente indicato nel titolo la località Budoni invece che Posada, correggendo subito dopo.