Friday, 22 November 2024
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Pubblicato il 11 September 2024 alle 18:00
Olbia. Immaginate il profumo del mare che si fonde con l'aroma di pietanze sapientemente preparate. Benvenuti a "A Mossu in Bula", l'evento che da otto anni celebra l'autentica cucina di mare olbiese. Qui la passione dei cuochi non professionisti si trasforma in arte, onorando le ricette tramandate di generazione in generazione.
Il protagonista della ottava edizione: "s'isperrittu"
Quest'anno il re indiscusso della tavola sarà "s'isperrittu", la nobile spigola (o branzino) della laguna olbiese. Con la sua carne delicata e saporita questo pesce incarna l'essenza stessa del territorio, pronto a raccontare storie di mare e tradizioni attraverso i piatti dei cinque talentuosi partecipanti, che dovranno sfidarsi raccontando i sapori del nostro mare.
Un patrimonio da custodire tra tradizione e innovazione
"A Mossu in Bula" non è solo una competizione culinaria. È un viaggio nella memoria storica di Olbia, un omaggio alla sua identità marittima, dove la semplicità si fonde con la tradizione, creando un'esperienza sensoriale unica che va oltre il semplice atto del mangiare. I giudici avranno il compito di mediare tra i sapori della tradizione "pura" e le sfumature dell'innovazione. Ogni pietanza sapientemente preparata sarà un dialogo tra passato e presente, un tributo alla ricca storia culinaria di Olbia e uno sguardo verso il futuro della sua gastronomia.
Una riflessione tutta terranovese
In attesa di scoprire i nomi dei cinque partercipanti di "A Mossu in Bula" abbiamo chiesto ad Angelo Dettori, presidente dell'Associazione della Vela Latina Olbia che da otto anni organizza l'evento, di spiegarci qual è il segreto che caratterizza la cucina di mare della nostra tradizione:
"Da olbiese, mi permetto di affermare che non stiamo parlando di una cucina particolarmente sofisticata ed estremamente complessa, ma di una cucina legata alla tradizione peschereccia ed alla quotidianità, realizzata da mani esperte. Ebbene, sono le stesse mani che ci hanno allevato e che hanno cresciuto generazioni di uomini e donne, nutrendoli con alimenti e sapori della tradizione olbiese che, è risaputo, porta in dote le consuetudini e i gusti alimentari. Solo per citarne alcuni: pugliesi, campani, toscani, genovesi, ecc. Ciò per ribadire il principio che, quasi senza rendercene conto, giocando tra noi “A Mossu in Bula”, siamo entrati nell’ambito del patrimonio culturale immateriale".
Il presidente Dettori aggiunge: "Questa competizione tra cuochi non professionisti vuole essere un piccolo riconoscimento a tutti quei beni immateriali della nostra comunità che spesso diamo per scontati. È un momento per riflettere su ciò che ci rende olbiesi, su quei sapori e quelle tradizioni che ci caratterizzano. Come dice il nostro motto: "Cosa siamo se non ciò che abbiamo mangiato e ciò di cui ci nutriamo?".
Prima dei saluti chiediamo ad Angelo Dettori l'origine del nome della manifestazione: ""A mossu in bula" significa "Un boccone in gola" ed è un nome scherzoso che non è stato scelto per sbaglio. Nel nostro caso assume il significato di fare qualcosa di importante come il cucinare, tenendo tuttavia un basso profilo, nella consapevolezza che siamo una semplice associazione culturale composta da persone comuni, che amano profondamente il mare e in particolare le barche a vela latina".
Una giornata di sport a vela latina, gusto e tradizione
Sabato, 21 settembre 2024, gli organizzatori di "A Mossu in Bula" invitano la cittadinanza a scoprire i tesori nascosti della cucina olbiese, incontrare i concorrenti di questa ottava edizione e a vivere l'autenticità dei segreti della tradizione locale. "A Mossu in Bula" - spiegano gli organizzatori - è più di un evento: è un'esperienza che nutre l'anima e il palato e quest'anno, per la seconda volta, l'evento verrà organizzato in quella che può considerarsi un'immensa nave di granito sul mare: l'isola di Tavolara, dove sempre nella stessa giornata è prevista anche la Regata a vela latina. "Trofeo Re di Tavolara XX edizione".
L'appuntamento con "A Mossu in bula", organizzato da AVLO assieme alla famiglia Bertoleoni e il Comitato Festeggiamenti Nostra Signora di Cabu Abbas, si svolgerà presso lo storico ristorante Da Tonino a partire dalle ore 16:00. Per raggiungere Tavolara in traghetto cliccare qui .
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