Thursday, 26 December 2024
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Pubblicato il 11 June 2024 alle 13:41
Arzachena. La mostra “Il tempo ritrovato. Patrimonio archeologico di Arzachena dal Neolitico a Roma” inaugurata ad aprile 2022 nel Museo Civico Michele Ruzittu di Arzachena si arricchisce di due nuovi reperti che saranno esposti al pubblico per la prima volta in concomitanza con la presentazione del catalogo della mostra.
L’appuntamento è in programma sabato 15 giugno, alle 17:30, nello Spazio Nexus in via San Pietro ad Arzachena. L’iniziativa è promossa dal Comune di Arzachena, tramite la delegata alla Cultura Valentina Geromino, dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro e dalla società municipalizzata Ge.se.co. Arzachena surl, gestore del museo.
IL CATALOGO Il catalogo racconta il percorso espositivo al Museo civico Ruzittu sulla storia millenaria di Arzachena attraverso più di 200 reperti provenienti da diversi contesti abitativi, funerari e culturali. La realizzazione è stata promossa e finanziata dal Comune di Arzachena e dalla GE.SE.CO. Arzachena surl. I testi introduttivi sono stati curati dalla Soprintendenza per mano di Gabriella Gasperetti, funzionaria archeologa, e di Alessandra Carrieri, funzionaria restauratrice. Silvia Ricci, archeologa libera professionista, consulente per la Ge.se.co., ha scritto testi e schede dei reperti. La stesura della prefazione, invece, è stata affidata a Bruno Billeci, professore associato di Restauro del Dipartimento di Architettura, design e urbanistica dell’Università degli Studi di Sassari, già Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, e alla delegata alla Cultura del Comune di Arzachena, Valentina Geromino. Il copyright dell’opera fa capo al Ministero della Cultura - Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro - Sassari 2024.
LA MOSTRA Nella mostra “Il tempo ritrovato”, inaugurata l’8 aprile 2022,sono esposti interessanti manufatti che raccontano gli aspetti sociali, economici e rituali delle antiche comunità che, a partire da circa 6.000 anni fa, hanno vissuto nel florido territorio di Arzachena. Particolare attenzione è stata data alla vita in epoca Nuragica grazie ai numerosi e preziosi reperti rinvenuti nel complesso La Prisgiona, a cui è dedicata un’intera sala. L’allestimento è stato curato da Silvia Ricci con la collaborazione di Alba Canu sotto la direzione scientifica di Rubens D’Oriano prima e di Gabriella Gasperetti poi. Oggi l’esibizione all’interno della struttura comunale in via Mozart si arricchisce di due reperti rinvenuti recentemente nel territorio comunale di Arzachena e consegnati da privati cittadini alle Autorità. Si tratta di un bracciale decorato in bronzo di età Nuragica recuperato in località Funtana di la Idda, nei pressi di Monti Canu, e di un’anfora da trasporto di età Romana Imperiale rivenuta sulla spiaggia di Porto Paglia, nelle vicinanze del villaggio di Porto Cervo. La mostra resterà aperta fino al 2026.
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