Friday, 15 November 2024
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Pubblicato il 04 February 2021 alle 06:00
Olbia. Artiglieria pesante, continui contatti con la Regione e con il Governo, un unico obiettivo: proteggere le concessioni demaniali sarde e procedere con il riordino di settore che poi porterà ai bandi di gara. La Federbalneari, in questi due anni, si è fatta conoscere senza lesinare scontri frontali quando ritenuto da essa necessario. Ora, secondo i desiderata della federazione, si è al rush finale – sempre che la politica mantenga le sue promesse, come ad esempio il commissariamento dei Comuni che non hanno esteso le concessioni. “Il Commissariamento verrà discusso oggi in giunta regionale ed è stato confermato ieri dall'assessore regionali agli Enti locali”, dice laconicamente Claudio Maurelli, segretario della Federbalneari. Proprio nei giorni scorsi, Maurelli ha protocollato una denuncia alla Procura della Repubblica di Tempio contro uno dei dirigenti del Comune di Olbia: un fatto inedito sul territorio perché normalmente federazioni e sindacati usano un altro strumento, quello dell'esposto. Sui motivi che hanno portato Federbalneari a un passo così pesante, Maurelli è secco: “La via penale responsabilizza i dirigenti contro legge. Il Tar è del tutto inutile sia che si vinca che si perda poiché subordinato al riordino Europeo su cui sto lavorando”. Le concessioni si portano dietro un altro argomento, particolarmente delicato, quello del Pul: il piano di utilizzo dei litorali. “Il Pul è il solo strumento che hanno in mano i Comuni per poter legiferare. Anche in questo caso le proroghe di un anno inventate dai dirigenti comunali nascono per preparare i bandi di gara. Ad oggi, da leggi regionali e nazionali e 18 sentenze, i piani dei Litorali sono nulli e inapplicabili mentre i bandi di gara attuali sono fuori dalla normativa Europea, che ha stabilito debba essere il riordino a determinarne i requisiti per ogni stato membro. Sono già state consegnate le osservazioni da parte dello studio Zunarelli ai 4 Ministeri interessati ed all'Europa”. Secondo Maurelli, sulle coste sarde – molto appetibili soprattutto quelle del Nord dell'Isola – ci sarebbero grossi interessi esteri: “I tentativi di svendita delle coste della Sardegna è ormai sotto gli occhi di tutti. Abbiamo certezza della attenzione alla Sardegna di multinazionali estere, qualora dovessero attuarsi bandi scellerati prima del riordino delle spiagge tra Europa e Italia”. A tutto questo manca un tassello, le presunte minacce che l'associazione avrebbe subito e per le quali è in corso un'indagine della Procura di Tempio Pausania: “La vicenda "minacce a Federbalneari" sta portando a giudizio il primo consigliere di Olbia. Per quanto concerne le intimidazioni dirette ed indirette, sono all'ordine del giorno”.
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