Tuesday, 05 November 2024
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Pubblicato il 04 November 2024 alle 10:19
Samugheo. Il 16 e 17 novembre Samugheo ospiterà la terza edizione di Mojos e Marigas, Festival Agroalimentare del Mandrolisai, un progetto innovativo e strategico voluto dal Comune per incentivare lo sviluppo imprenditoriale locale, che quest’anno punterà su una formula innovativa. L'evento, ideato dal Comune di Samugheo, con il sostegno della Regione e del ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, è organizzato dalla Pro Loco di Samugheo e da Brand Sardinia di Ramona Cherchi, esperta di country branding, sales & marketing, general e project management e comunicazione.
Mojos e Marigas mira a promuovere il dinamismo delle imprese del territorio, contribuendo a rivitalizzare il tessuto economico e a contrastare lo spopolamento che affligge i piccoli centri della Sardegna. Attraverso la valorizzazione di produzioni agroalimentari di nicchia e l’artigianato tessile tradizionale, Mojos e Marigas punta a consolidare l'identità locale, mettendo in luce le eccellenze che rendono unico il centro del Mandrolisai.
L’evento inizierà il 16 novembre, alle 10,30, nella sala convegni del museo MURATS con il convegno intitolato “Contrastare lo spopolamento: azioni di sviluppo locale, comunicazione empatica, lavoro di squadra, supporto commerciale alle aziende e valorizzazione del territorio”. Sarà un momento di confronto su azioni e strategie per sostenere l’imprenditoria locale e offrire una risposta concreta allo spopolamento.
Nel pomeriggio, nell’ex cantina sociale in via Brigata Sassari 53, dalle ore 15,30, si svolgeranno gli incontri B2B tra aziende locali dell'agroalimentare e dell'artigianato e buyers selezionati, per favorire nuove opportunità di mercato. Questi momenti di networking daranno alle aziende la possibilità di presentare i propri prodotti, evidenziandone le caratteristiche uniche e le qualità. L’obiettivo è facilitare la creazione di sinergie commerciali per incrementare la presenza sui mercati internazionali, aprendo nuove possibilità di crescita per le imprese del territorio.
“Mojos e Marigas è un viaggio che vuole raccontare l’autenticità, la verità di una piccola e laboriosa comunità nel cuore della Sardegna – spiega Ramona Cherchi di Brand Sardinia -. È importante valorizzare tutti gli aspetti della nostra isola per comunicarli e promuoverli verso i giusti mercati di riferimento."
"Siamo storia, cultura, arte, folclore, spiritualità. Siamo agroalimentare, artigianato, natura incontaminata. Abbiamo messo a sistema le aziende del territorio, attraverso la volontà dell’amministrazione comunale di Samugheo: che rende possibile un evento sociale, commerciale, narrativo, divulgativo e promozionale. Dedicheremo una giornata alla formazione ed agli incontri B2B, utili al tessuto economico del paese al fine di stabilire degli importanti contatti con potenziali nuovi compratori appartenenti ai relativi segmenti di mercato."
Il Comune di Samugheo, promotore dell’evento, sarà al centro del progetto, che si basa sulla visione e l’obiettivo di imporre sul mercato i prodotti locali, la grande tradizione artigiana, ma anche l’innovazione di processo alimentata da imprenditori giovani e capaci di creare eccellenze assolute.
“Stiamo portando avanti un progetto ambizioso e articolato, mirato a dare respiro all’economia del nostro territorio, cercando di mitigare il fenomeno più drammatico che stiamo subendo, lo spopolamento – spiega Basilio Patta, sindaco di Samugheo -. Mojos e Marigas è la componente essenziale di questo progetto, un evento giovane, questa è la terza edizione, ma che si è subito caratterizzato per il suo elevato grado di contenuti e per l'intento non celato e in parte già raggiunto di andare oltre una semplice sagra espositiva."
"L’evento vuole sostenere le nostre imprese, dando alle stesse l'opportunità di incontrarsi con i buyers del settore, aprendo così nuovi e duraturi rapporti di natura economica”.
Sarà importante la sinergia tra i Comuni del territorio, con l’unione della forza motrice delle proprie eccellenze: in questo senso emblematico è il partenariato col comune di Villaurbana, un gemellaggio con la “Sagra del pane”, finalizzata alla promozione del territorio, della cultura e tradizioni agroalimentari. Samugheo ha certamente nel tappeto la punta di diamante del proprio settore artigiano, ma anche l'agroalimentare ha un ruolo decisivo.
“L’obiettivo che ci poniamo è di trasmettere alle generazioni future, che vogliono investire sul nostro territorio e in quelli delle aree interne, un Piano di sviluppo locale che favorisca chi vuol fare impresa nel nostro territorio, dando la possibilità alle aziende di essere conosciute al di là del singolo territorio e in tutta la Sardegna – sottolinea Massimiliano Urru, vicesindaco di Samugheo.
"Si stanno creando tante iniziative e imprese di grande valore, che vogliamo accompagnare nel loro percorso, facendole conoscere, aiutandole a imporsi sul mercato. Proviamo così a mandare un messaggio rivolto al territorio, con la valorizzazione del turismo esperienziale e iniziative accattivanti”.
Da questo punto di vista sarà ancora una volta valorizzato il territorio, con un connubio virtuoso con l’ambiente, grazie a nuovi percorsi di trekking, cui seguirà la realizzazione di un Ponte Tibetano, che sarà quello più lungo di tutta la Sardegna e uno dei più importanti d’Italia. Samugheo punterà con sempre maggiore convinzione sul turismo sostenibile e circolare, con la creazione di un grande “Parco Avventura” per i più giovani e le famiglie. Non solo tessile ed enogastronomia, dunque.
La seconda giornata dell’evento, domenica 17 novembre, prevede una serie di eventi che saranno ospitati lungo le vie del paese. Per l’occasione questi centri di incontro, degustazione, esposizione delle eccellenze dell’enogastronomia e dell’artigianato locale, vetrine per il pubblico e luoghi di incontro e scambio di opinioni e relazioni, saranno identificate con nomi specifici.
Ci sarà così Vie della Memoria, dove camminare sarà come fare un salto indietro nel tempo, riscoprendo le radici più profonde della cultura samughese. Qui, i manufatti tessili si intrecciano con la storia, con i colori e le trame che raccontano di mani abili e gesti antichi.
Poi le Vie dei Pani, che accoglieranno i visitatori con la magia della semola che si trasforma in pane fragrante e dei gesti delle massaie che raccontano di antiche tradizioni.
Le Vie dei Sapori, nelle quali ogni assaggio sarà un’immersione nei prodotti che nascono da queste colline, dal formaggio che racconta la storia del pascolo libero, ai salumi e carni che portano in tavola il sapore genuino di ingredienti locali.
Non possono mancare le Vie degli Artigiani, per entrare nei laboratori della Sardegna più autentica, dove ogni pezzo di tessuto, ogni ricamo e accessorio racconta una storia di pazienza, precisione e passione.
Infine, le Vie del Turismo e delle Esperienze che rappresentano il cuore pulsante dell’incontro e della scoperta, dove il territorio si apre agli occhi di chi desidera esplorarlo, in un percorso che va dall’agriturismo alla natura incontaminata, tra sfide di arrampicata e momenti di festa.
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