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Olbia, i “morti morti” animano i quartieri della città: il racconto

Due novembre tra sole, tradizione e tante giovani voci

Olbia, i “morti morti” animano i quartieri della città: il racconto
Olbia, i “morti morti” animano i quartieri della città: il racconto
Barbara Curreli

Pubblicato il 02 November 2024 alle 13:00

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Olbia. Nella giornata del 2 novembre oltre alla tradizionale commemorazione dei defunti regna sovrana in tutti i rioni della città la caccia a caramelle e dolcini.

 "Morti morti" si sente gridare da più parti in uno scampanellio generale, in cui si alternano vocine di bambini e di ragazzi, sorrisi e risate, e gridolini di soddisfazione. 

Non c'è porta o cancello che resti chiuso al tradizionale grido con cui sia i più timidi che i più coraggiosi richiedono quel tributo in memoria delle anime, che nel tempo ha assunto varie forme.

Se qualche decennio fa erano gli adulti a recarsi da familiari e vicini con zucchero e caffè, noci, castagne, arance o una torta fatta in casa, oggi sono i piccoli a utilizzare questa giornata per stare assieme, e fare come una grande festa in cui le strade si animano e risuonano di tante voci in cui si fa a gara a chi riempie di più lo zaino.

Mamme, zie e pazienti amiche accompagnano i più piccini che vestiti da super eroi, streghette, maghetti o personaggi tenebrosi portano zainetti, secchielli di zucca o piccole buste arancioni per raccogliere le bontà che gli abitanti donano con un sorriso.

Tutte le attività commerciali hanno all'ingresso cesti e secchielli con tante caramelle e ognuno porta via un piccolo o generoso contributo, vige la regola della tempestività, del giocare d'anticipo e dunque bisogna uscire presto "altrimenti non troviamo nulla" ci rammenta un gruppo di 12enni.

Il sole scalda la giornata e gli animi di tutta questa gioventù che omaggia e onora ancora una volta una tradizione che riguarda la nostra terra, un'usanza che nel frattempo ha visto comparire la tradizione americana e a qualche bimbo scappa "dolcetto o scherzetto". 

Sicuramente in una realtà cosmopolita i più piccoli sono maggiormente attratti anche dalle novità e un piccolo mix di usanze li porta anche ad allargare tradizioni locali e straniere.

E in tarda mattinata tutti al sole, seduti nei giardini, nelle panche, a fare la conta del bottino, proponendo anche degli scambi che a volte potrebbero non essere proprio equi, ma che accontentano tutti.