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Olbia, incubo green pass: olbiese vaccinata non esiste nel database

L'incubo di Nania Falchi che non risulta da nessuna parte

Olbia, incubo green pass: olbiese vaccinata non esiste nel database
Olbia, incubo green pass: olbiese vaccinata non esiste nel database
Angela Galiberti

Pubblicato il 18 August 2021 alle 06:00

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Olbia. Non nasconde la sua rabbia Nania Falchi: da fine luglio cerca, senza ottenere risultati, di poter scaricare il green pass, ma il suo nome non esiste da nessuna parte. Non esiste per la Assl Olbia, non esiste per la Regione Sardegna, non esiste per l'Hub Vaccinale e dunque non esiste nemmeno per lo Stato. "Ho passato il Covid a ottobre e ho fatto una sola dose di vaccino - spiega Nania Falchi, cittadina olbiese -. E' da luglio che cerco di avere il green pass, ma non risulto da nessuna parte. Eppure ho il foglio che mi hanno consegnato all'hub, ho passato il Covid, ma nel mio fascicolo sanitario non risulta niente. Com'è possibile? Nessuno mi sa dare una risposta. Ho chiamato il 1500, numero nazionale, diverse volte e mi dicono che è un problema della Regione. La Regione non risponde, all'hub non risulto". La signora Falchi è invalida al 100% e non è neanche l'unica della sua famiglia ad avere questo problema: una delle sue sorelle si trova nella stessa identica situazione. Ha passato il Covid, ha fatto la dose di vaccino, ha il foglio con l'avvenuta vaccinazione, ma non può scaricare il green pass perché il suo green pass non esiste. "Al 1500 mi hanno detto che non esisto, che non sono nel database. Lo stesso giorno in cui ho fatto il vaccino, lo ha fatto anche mio marito: a lui è arrivato l'sms con il codice, a me no. Non è mai arrivato nulla", spiega. Per Nania Falchi quel green pass è fondamentale: "Ho molte visite da fare e senza green pass non posso entrare in ospedale. Ho una piccola pensione, non posso permettermi di spendere più volte 80 euro per fare il tampone, non esiste. Ho passato il Covid, ho fatto il vaccino, ho diritto al green pass. Devono risolvere il problema: non penso di essere l'unica in questa situazione". "Quando ho avuto il Covid, l'Usca è stata bravissima. Non posso che ringraziare quelle dottoresse, mi chiamavano anche alle 10 di notte per conoscere le mie condizioni. Adesso, per un problema burocratico, sono bloccata e non ho il mio certificato", conclude la signora Falqui. Non è chiaro quale possa essere il problema che ha originato questa sorta di "cancellazione" della signora Nania Falchi, ma una cosa è certa: deve essere risolto al più presto.