Thursday, 13 February 2025
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Pubblicato il 13 February 2025 alle 06:00
Olbia. La città si prepara a un'importante espansione commerciale con l'arrivo di nuove catene e l'apertura di nuovi punti vendita di marchi già presenti sul territorio. Tra le novità, dopo l'apertura di Burger King e Tecnomat, sono in arrivo un secondo supermercato Lidl, Metro e JYSK, aziende che coprono settori che vanno dal food al bricolage, passando per l'arredamento e la distribuzione all’ingrosso.
Se da un lato queste nuove aperture rappresentano un'opportunità per i consumatori e il mercato del lavoro locale, dall’altro suscitano preoccupazione tra i piccoli commercianti, che vedono nella crescita delle grandi catene una potenziale minaccia alla sopravvivenza delle attività indipendenti.
L'apertura di Burger King ha segnato un nuovo capitolo per la ristorazione veloce in città. Il colosso americano del fast food, si prepara a fare concorrenza diretta a McDonald's e alle altre realtà già presenti sul territorio. Parallelamente, Lidl ha deciso di rafforzare la propria presenza con un secondo punto vendita, a conferma dell’interesse crescente della catena tedesca per Olbia e del suo successo tra i consumatori locali.
Nel settore della distribuzione all’ingrosso, l’arrivo di Metro rappresenta una novità significativa. Il cash & carry, destinato principalmente ai professionisti della ristorazione e del commercio alimentare, potrebbe semplificare l’approvvigionamento per molti ristoratori e operatori del settore aumentando l'offerta già presente in città. Un'altra novità riguarda JYSK, la catena danese specializzata in arredamento e articoli per la casa, che punta a offrire un’alternativa economica sulla scia di marchi come IKEA e Mondo Convenienza.
Le nuove aperture hanno acceso il dibattito tra i commercianti locali, divisi tra entusiasmo e preoccupazione. Un negoziante attivo nel settore dell’arredamento esprime forti timori per l’arrivo di JYSK, sottolineando come le grandi catene possano esercitare una pressione insostenibile sulle piccole attività. "L’arrivo di un marchio così strutturato cambierà il mercato dell’arredamento a Olbia. Noi piccoli negozi non possiamo competere con le loro politiche di prezzo e le offerte promozionali aggressive. Rischiamo di perdere una fetta importante di clientela e di trovarci in difficoltà nel lungo termine", afferma con una punta di amarezza.
Diversa è la prospettiva di un imprenditore nel settore alimentare, che vede nell’arrivo di Metro un’opportunità per i professionisti del settore. "Avere un altro cash & carry specializzato a disposizione significa poter accedere più facilmente a forniture di qualità a prezzi competitivi. Questo potrebbe avere un impatto positivo anche sulla ristorazione locale, permettendoci di offrire un servizio migliore ai clienti", spiega con ottimismo.
Anche sui social il dibattito è acceso, e molti cittadini si chiedono se Olbia sia davvero in grado di sostenere economicamente tutte queste nuove attività. Nei gruppi locali, alcuni utenti esprimono scetticismo sul successo a lungo termine di queste catene. "Aprono un sacco di nuovi negozi, ma siamo sicuri che la città abbia abbastanza domanda per mantenerli tutti in piedi? Tra qualche anno vedremo capannoni vuoti e cartelli 'affittasi' ovunque", scrive un residente. Un altro commento sottolinea la precarietà lavorativa che spesso caratterizza questi grandi gruppi: "Più che posti di lavoro, queste catene offrono contratti a termine e paghe basse. Alla fine chi ci guadagna davvero? Sicuramente non i lavoratori." C'è chi invece teme l’effetto boomerang sui piccoli negozi: "I centri storici si stanno svuotando, le botteghe chiudono, e ora arrivano altre grandi catene a risucchiare quel poco che resta. Alla fine andremo tutti nei soliti tre supermercati e la città perderà la sua identità."
Ma non tutti vedono l'espansione delle grandi catene in modo negativo. Molti utenti si dicono entusiasti dell'arrivo di nuovi marchi e sperano in ulteriori investimenti. "Finalmente qualcosa si muove! Olbia sta diventando una città con più scelta e più opportunità di shopping, ci voleva!", scrive un utente soddisfatto. Un altro commento esprime il desiderio di vedere altri colossi sbarcare in città: "Ben vengano queste aperture, ma ora vogliamo IKEA, Zara! Siamo stanchi di dover andare a Sassari o Cagliari per fare acquisti!".
Le nuove aperture dimostrano come Olbia sia sempre più attrattiva per i grandi gruppi commerciali, confermando il suo ruolo strategico nella Gallura.
Il dibattito tra opportunità e minacce per il commercio locale resta aperto, ma una cosa è certa: la città è in continua trasformazione, e il futuro del commercio locale dipenderà dalla capacità degli imprenditori di adattarsi alle nuove dinamiche del mercato.
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