Olbia, Punta Calvone e le dune usate come parcheggio. Arpans: noi non coinvolti in questa attività

Olbia - Punta Calvone ha sicuramente vissuto giorni migliori. Usata un tempo come carbonaia - il che ha reso la spiaggia praticamente una fonte perenne di fuliggine - Punta Calvone, oggi, è sede della spiaggia per cani e di una scuola di kite surf. Adagiata a ridosso della zona umida delle Vecchie Saline, l'arenile è quanto mai privo di servizi, ma è soprattutto protagonista di alcuni atti di vero vandalismo. L'assistenza. Della spiaggia per cani ci siamo occupati proprio ieri, con questo servizio, grazie alla segnalazione della signora Annarita Caboni. La signora Caboni, tra le altre cose, si è lamentata della mancata assistenza da parte delle guardie ecozoofile che dovrebbero prestare servizio nella spiaggia per cani. Su questo ha voluto replicare l'Arpans attraverso il suo presidente, Giovanni Azara. "Abbiamo letto l'articolo riguardante la spiaggia per i cani - ha detto Giovanni Azara - volevamo precisare che noi, come Arpans - Associazione regionale protezione ambiente natura Sardegna, non siamo stati coinvolti in questa attività".Nella delibera, pubblicata a Maggio, che istituisce questa spiaggia dedicata agli animali, il servizio di assistenza è affidato - testualmente - all'Arpana, che però non esiste più da tempo essendo stata sostituita dall'Ages. Quindi, non si comprende chi deve fare assistenza a Punta Calvone e Razza di Juncu. Tra l'altro, non esiste un vero e proprio regolamento per l'accesso nelle spiagge per cani. In pratica, le lamentele della signora Annarita Caboni cadono nel vuoto: le poche regole della spiaggia per cani non prevedono il divieto di accesso per chi si reca in spiaggia senza il cane. Le dune violate. La presenza costante delle guardie ecozoofile non ha a che vedere solo con l'utilizzo corretto della spiaggia per cani da parte di tutti (persone e quattro zampe), ma anche col rispetto di alcune regole elementari esposte assai bene a Punta Calvone. La spiaggia ha, alle sue spalle, delle povere dune che negli anni sono state decisamente maltrattate. Purtroppo, la mancanza di parcheggi ha spinto molti automobilisti a staccare le corde dalle staccionate di tutela e posizionare le auto al di sopra delle dune. Un'abitudine dura a morire che ha costretto la Polizia Locale a delimitare questi squarci con del nastro apposito. Nastro che - manco a dirlo - è stato più volte strappato rendendo inutile ogni tutela passiva. Di conseguenza, la presenza costante delle guardie sarebbe stata molto utile, anche e soprattutto per educare il cittadino.