Friday, 25 April 2025
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Pubblicato il 13 August 2023 alle 08:30
Olbia. In tutta Italia avere l'opportunità di studiare al di fuori del proprio luogo di nascita è un lusso che in pochi riescono a concedersi e i sacrifici che le famiglie devono affrontare sono tantissimi.
Una volta finito il liceo, nel momento in cui si deve prendere una delle decisioni più importanti della vita, moltissimi dei ragazzi che intendono proseguire gli studi cercano di andare via di casa per studiare altrove: chi per fare nuove esperienze, chi per avere maggiori opportunità. Trasferirsi, però, non è così semplice e ci sono diversi fattori da considerare, inoltre i costi sono aumentati rispetto al passato e persino trovare casa risulta ormai difficile; la vita da “fuori sede” è già complicata tra la rinuncia alle comodità della famiglia, la ricerca di coinquilini con cui andare d'accordo e le valigie da fare e disfare, figuriamoci se poi anche trovare una semplice camera da condividere o fare il biglietto per tornare a casa diventa un problema.
Nelle principali città universitarie la situazione relativa al costo medio degli affitti è davvero tragica negli ultimi tempi (a Milano anche un posto letto in una camera doppia arriva a costare più di 600 euro al mese e un monolocale di 40 metri quadri più di 900 euro. A Roma il costo degli affitti si aggira intorno ai 400 euro ma solitamente gli appartamenti a questo prezzo si trovano lontano dalle università, stessa situazione per città come Pisa, Parma e Firenze. A Bologna gli affitti per una stanza singola variano dai 500 euro agli 800, in più si chiedono caparre fino a 6 mensilità. Gli stessi prezzi valgono per gli alloggi offerti dalle varie università, anche se sicuramente nel prezzo sono compresi servizi che vivendo fuori dal campus non si avrebbero.
Questo però è un problema anche per chi riesce a ottenere le borse di studio, che per quanto aiutino non riescono a coprire sempre tutte le spese e che, in questo modo, invece di servire per mantenersi durante tutto il periodo universitario vanno a finire in affitto) e oltre al costo dell'affitto bisogna fare i conti con le assurde caparre che vengono richieste, con le ingenti tasse universitarie, con il costo dei libri o con gli strani contratti che vengono proposti, oltre che con le situazioni surreali che si vengono a creare a causa della speculazione che aumenta nel tempo e delle truffe.
L'altro problema è il ritorno a casa: uno studente fuori sede ritorna dalla propria famiglia circa due volte l'anno per le vacanze, poiché il costo per viaggiare, seppur con le agevolazioni fornite dal governo regionale, rimane troppo alto.
Per chi vive in un'isola come la Sardegna questi problemi sono amplificati, soprattutto a causa della scarsa qualità dei collegamenti con il resto d'Italia (anche con la continuità territoriale un volo andata e ritorno da Olbia per Milano, Roma o Bologna costa circa 150 euro, mentre il costo con il Traghetto è di circa 100 euro, a cui si deve aggiungere il prezzo di un biglietto del treno. Per una famiglia che ha già molte spese questi prezzi risultano impossibili da pagare più di due volte l'anno). Molti ragazzi non riescono a partire e cercano valide alternative nel territorio, metà di coloro che invece riescono a partire torna dopo un anno e questo simboleggia quanto difficile e costoso sia per un sardo riuscire a crearsi una vita fuori dall'isola.
Per offrire maggiori opportunità ai giovani, negli ultimi anni, le due università sarde principali hanno ampliato la loro offerta formativa, aprendo le porte a corsi di laurea innovativi e favorendo l'incontro tra i ragazzi del liceo e quelli universitari con vari eventi e open day, coinvolgendo le scuole e facendo in modo che i ragazzi possano prendere una decisione in tranquillità sentendosi accolti dalla loro Terra, che spesso fuggono a causa dei suoi limiti ma che amano incondizionatamente.
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