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Arzachena: Alessandro Di Battista porta la storia di Julian Assange

"Colpirne uno per educarne cento" uno spettacolo per riflettere sulla libertà di stampa e sul caso del fondatore di WikiLeaks

Arzachena: Alessandro Di Battista porta la storia di Julian Assange
Arzachena: Alessandro Di Battista porta la storia di Julian Assange
Andrea Baragone

Pubblicato il 07 November 2024 alle 08:50

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Arzachena. Questa sera, all’Auditorium AMA di Arzachena, Alessandro Di Battista, ex deputato, giornalista e autore noto per la sua critica incisiva alla politica e ai media, presenta il suo spettacolo “Colpirne uno per educarne cento”, dedicato alla vicenda di Julian Assange.
La serata promette di toccare corde sensibili e controverse, affrontando il tema della libertà di stampa e della repressione dell'informazione, attraverso il caso esemplare del fondatore di WikiLeaks.
Di Battista, noto per il suo impegno nelle questioni sociali e politiche, ha costruito la sua carriera sia come politico, nel Movimento 5 Stelle, sia come scrittore e giornalista, spesso schierato in difesa di coloro che denuncia come vittime di ingiustizie sistemiche. La sua critica ai media e alla politica internazionale emerge ancora una volta in questo lavoro teatrale, in cui espone senza mezzi termini quella che considera una deriva censoria in Occidente.
Attraverso Assange, Di Battista mette in luce il paradosso moderno: svelare i crimini può risultare più grave che commetterli.
Dalla pubblicazione dei documenti segreti che hanno rivelato crimini di guerra e misfatti di diverse nazioni, fino all’isolamento e alla detenzione di Assange, il giornalista esplora le zone d’ombra del potere e il ruolo della stampa nell’equilibrio democratico.

Con il titolo “Colpirne uno per educarne cento”, citazione che richiama le intimidazioni punitive del passato, Di Battista offre una riflessione profonda sul silenzio dei media “mainstream”, che definisce “pavidi e conformisti”.
La sua narrazione, fatta di parole forti e schiette, intende scuotere le coscienze su un tema che lui stesso considera cruciale per la tenuta democratica delle società occidentali.
Questo appuntamento rappresenta quindi non solo una performance artistica, ma anche un monito: la difesa della libertà di stampa è essenziale per garantire la libertà di ciascuno.