Sunday, 22 December 2024

Informazione dal 1999

Cronaca, Nera

Cybercrime in Sardegna: è allarme per le imprese e i cittadini

Crescono i reati informatici

Cybercrime in Sardegna: è allarme per le imprese e i cittadini
Cybercrime in Sardegna: è allarme per le imprese e i cittadini
Olbia.it

Pubblicato il 06 December 2024 alle 10:09

condividi articolo:

Cagliari. In Sardegna, il cybercrime è un fenomeno in crescita, colpendo sia le imprese che i cittadini.
Secondo i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, nel 2023 sono state registrate oltre 8.000 denunce per crimini informatici, di cui 3.508 provenienti da imprenditori.
Sebbene l’incremento del 4,3% rispetto all’anno precedente sia inferiore alla media nazionale del 7,8%, il trend quadriennale registra un aumento del 34,6%, segnalando un problema crescente per il territorio.
I reati denunciati includono truffe e frodi informatiche, accessi abusivi a sistemi, danneggiamenti informatici e violazioni della proprietà intellettuale.
Le truffe e frodi informatiche rappresentano il 91% delle denunce totali, evidenziando la prevalenza di attacchi come phishing e alterazioni dei sistemi informatici.
A livello provinciale, Cagliari guida con 4.010 denunce totali nel 2023, con un aumento del 9,4% rispetto al 2022. Seguono Sassari-Gallura con 2.404 denunce (calo del 4%), Nuoro con 1.091 denunce (+6,2%) e Oristano con 494 denunce (+3,8%).
Le imprese rappresentano una parte significativa delle vittime: il 43,8% delle denunce nel 2023 proviene dal mondo imprenditoriale, con un aumento dell’8,8% rispetto al 2019.

Fabio Mereu, vicepresidente regionale di Confartigianato Sardegna, sottolinea l’importanza di non abbassare la guardia: "Le imprese devono affrontare nuove sfide in un contesto di digitalizzazione accelerata, investendo in sicurezza informatica e capitale umano qualificato. È fondamentale lavorare con le Forze di Polizia e promuovere la formazione per sviluppare competenze di cybersicurezza". Confartigianato Sardegna ribadisce la necessità di intensificare le misure di sicurezza e promuovere la consapevolezza tra gli imprenditori, soprattutto nelle piccole e medie imprese, che rappresentano un segmento particolarmente vulnerabile agli attacchi informatici.
La carenza di personale qualificato in cybersicurezza è un altro problema critico. Secondo i dati di Unioncamere e del Ministero del Lavoro, nel 2023 il 69,9% delle imprese ha incontrato difficoltà nel reperire figure professionali esperte, come progettisti e amministratori di sistemi. Ciò evidenzia l’urgenza di investire in formazione e di creare un supporto informativo istituzionale.
Nel panorama europeo, l’Italia si colloca al sesto posto tra i paesi dell’UE per incidenza di crimini informatici, con 55 reati ogni 100.000 abitanti, una cifra superiore alla media europea (33 reati) e ai livelli di paesi come Francia, Germania e Spagna.
Per contrastare efficacemente il cybercrime, Confartigianato Sardegna esorta a un’azione coordinata tra istituzioni, imprese e forze dell’ordine.
"Proteggere le imprese è una responsabilità condivisa – conclude Mereu – solo attraverso collaborazione, formazione e investimenti potremo garantire un ambiente digitale sicuro e prospero".