La Sardegna in scena a Trieste con Enrica Puddu e Marco Navone per "Le Vie delle Foto" 2025

Trieste. La Sardegna sarà protagonista della XIII edizione di “Le Vie delle Foto”, il festival internazionale che ogni anno trasforma Trieste in una grande galleria d’arte a cielo aperto.
Tra i fotografi selezionati per l’edizione 2025 spiccano Enrica Puddu e Marco Navone, due autori sardi che attraverso i loro scatti raccontano l’anima più autentica dell’isola.

Enrica Puddu, nota per la sua capacità di catturare la magia della luce e dei colori sardi, presenterà il progetto fotografico “I segreti di un’isola”.
Le sue immagini celebrano scorci nascosti della Sardegna, rivelando luoghi poco conosciuti e atmosfere intime, lontane dai circuiti turistici più battuti.
Un lavoro che invita lo spettatore a scoprire una Sardegna incontaminata, dove la natura domina incontrastata e il tempo sembra sospeso.

Accanto a lei, il fotografo e divulgatore Marco Navone proporrà il progetto “Maschere”, un reportage dedicato al Carnevale tradizionale sardo, con particolare attenzione al rito dell’uscita dei Tamburinos a Gavoi.
Con il suo lavoro, Navone esplora i simboli e le identità profonde della Sardegna, restituendo al pubblico i tratti distintivi di uno dei riti più significativi del folklore isolano.

“Le Vie delle Foto” ospiterà oltre 70 fotografi provenienti da Italia, Turchia, Croazia, Slovenia e Grecia, trasformando per un mese intero i locali e gli spazi pubblici di Trieste in un museo diffuso dedicato alla fotografia d’autore.

"Sono orgogliosa di ospitare nuovamente due eccellenze come Enrica Puddu e Marco Navone", ha dichiarato Linda Simeone, ideatrice e organizzatrice del festival, sottolineando l’importanza della Sardegna nel programma della manifestazione.

L’evento, in programma dal 1 al 30 aprile 2025, sarà arricchito da workshop, tour guidati e podcast tematici dedicati al mondo della fotografia contemporanea.

Per approfondire il lavoro dei due fotografi sardi, sono disponibili le loro interviste su YouTube: Enrica Puddu e Marco Navone.