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Cronaca

Alluvione. Zona Baratta e Isticcadeddu le zone più colpite

Alluvione. Zona Baratta e Isticcadeddu le zone più colpite
Alluvione. Zona Baratta e Isticcadeddu le zone più colpite
Angela Galiberti

Pubblicato il 03 October 2015 alle 09:54

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Olbia, 03 Ottobre 2015 - Nessun morto, nessun ferito. Bene così. Olbia, però, è di nuovo crocervia di disperazione. L'alluvione del 01 Ottobre non è stata devastante come quella del Novembre 2013, ma si porta dietro lo stesso carico di lacrime, mobili da buttare e conti in rosso.

Tutte le famiglie coinvolte in questa seconda alluvione sono tutte famiglie già alluvionate. Famiglie che hanno già fatto i conti con rimborsi, moduli da compilare, volontari, ma soprattutto debiti. In tanti non hanno ancora finito di pagare le rate per gli acquisti e i lavori fatti due anni fa. Case che, oggi, si ritrovano nuovamente ad essere sommerse di fango.

Le zone più colpite sono Baratta bassa, ovvero la zona di via Lazio, e Isticcadeddu. Le situazioni cambiano da strada a strada. C'è chi ha avuto pochi centimetri in casa, chi ha visto l'acqua arrivare alla soglia e chi si è ritrovato nuovamente con un metro e mezzo di fango nel giardino, in cucina e in camera da letto. L'onda di piena non ha risparmiato nemmeno le attività commerciali, anch'esse già alluvionate precedentemente o addirittura nuove come la palestra di via Venezia Euganea.

Intanto, la catena di solidarietà si è mossa. La pagina Facebook Olbia Aiuti Alluvione 01 Ottobre 2015 e il Comitato 18/11 sono in prima linea. Anche la Caritas si è messa subito a disposizione: per aiuti e donazioni bisogna fare riferimento alla Parrocchia di San Michele Arcangelo, in particolare la Chiesa di Sant'Antonio guidata da don Theron Casula. Sul fronte istituzionale, grande lavoro da parte della Brigata Sassari nelle zone più colpite.