Tuesday, 26 November 2024
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Pubblicato il 25 November 2024 alle 06:00
Quali sono gli assetti finanziari delle principali squadre di Serie A come Juventus, Milan, Inter, Napoli, Lazio e Roma? Le dinamiche economiche delle società sono abbastanza complesse. Acquisti e cessioni sono solo alcune voci di un’operazione che tiene conto anche di altri aspetti significativi. I club sono chiamati a far quadrare i conti, tra costi elevati e sfide collegate al tema della sostenibilità finanziaria. Scopriamo meglio come stanno le casse delle Top di Serie A.
La Juventus ha registrato nel 2022/23 ricavi commerciali record. Volete saperne di più? per altre news o bonus esclusivi consultate scommesse.commentierecensioni.com, da oltre 15 anni punto di riferimento del settore gaming.
Restando al tema economico in casa Juve, la somma complessiva si attesta intorno ai 178 milioni di euro di entrate.
Tuttavia il bilancio è ancora segnato da un forte passivo. Il club infatti ha chiuso la stagione con una perdita netta significativa, causata prevalentemente dai costi del personale (e da ammortamenti elevati). Le spese si attesterebbero a 401,7 milioni. Tutto ciò, unito a un indebitamento netto di circa -339,9 milioni, rende improrogabile l’adozione di una strategia di contenimento dei costi per il futuro.
Il Milan è la prima big italiana a registrare un bilancio in utile dopo anni. Neanche nelle previsioni del migliore sito scommesse la situazione era così rosea.
Con +6 milioni di euro per il 2022/23, il risultato è stato raggiunto grazie a un incremento considerevole dei ricavi. Gli introiti dunque hanno superato i 400 milioni di euro, per effetto di una gestione più oculata dei costi del personale. Il saldo negativo del mercato estivo e le sfide sportive in corso, però, potrebbero impattare sulle stagioni successive.
L’Inter ha beneficiato di un’ottima performance in Champions League. Come sappiamo, questo genere di competizioni porta nelle casse delle società cifre non trascurabili. Il massimo torneo europeo per club ha prodotto ricavi totali per oltre 400 milioni.
Di contro, la squadra assiste comunque a una difficoltà finanziaria. Il responsabile diretto è l’indebitamento netto (circa -308,8 milioni). Nonostante la riduzione dei costi e gli aggiustamenti, quindi, il risultato totale rimane negativo.
Il Napoli, campione d’Italia 2022/23, si distingue per una gestione finanziaria più stabile. Le altre Top di Serie A invidiano la solidità economica della compagine partenopea, frutto anche di una visione imprenditoriale lungimirante. Eppure il carattere non troppo conciliativo del presidente nei confronti di Victor Osimhen aveva suscitato perplessità. Anche in questo caso, tuttavia, l’obiettivo è stato quello di evitare di lasciarlo andare a parametro zero.
Guardando alle questioni strettamente relative al bilancio, il rapporto tra ricavi e costi è decisamente equilibrato. Il club mira infatti a mantenere un ottimo livello di sostenibilità senza compromettere la competitività.
La Lazio cerca di mantenere una gestione orientata all’equilibrio dei bilanci. I ricavi, però, non sono minimamente paragonabili a quelli delle altre big.
La Roma, invece, continua a investire pesantemente, con un bilancio in rosso ma un focus sull’espansione commerciale e sui successi europei.
Talvolta le prestazioni in campo non rispecchiano con esattezza gli impegni economici. Il segreto, dunque, è evitare un’esposizione economica esagerata e individuare l’assetto migliore dal punto di vista sportivo.
Il calciomercato impatta in modo pesante sui delicati equilibri dei bilanci. All’estero, spesso, i club più prestigiosi fanno i conti con regole meno stringenti. Gli stipendi record di alcuni calciatori devono far riflettere tutto il mondo del calcio. L’idea di stabilire un tetto massimo è stata al centro di numerose discussioni. Purtroppo ha sempre prevalso l’opportunismo e la corsa ad accaparrarsi il talento migliore ha fatto mettere da parte le buone intenzioni.
In Italia le Top di Serie A sono chiamate a rivedere le strategie a medio e lungo termine. Si potrebbe fare un altro esempio, con l’Atalanta che ha acquistato Retegui dal Genoa e la Fiorentina che ha tolto ai liguri un campione come Gudmundsson. La conseguenza positiva per le due squadre è stata il rafforzamento della rosa, però i liguri sono scesi nelle parti basse della classifica.
Cosa significa tutto ciò? Il rischio di far diventare le selezioni minori una sorta di vivaio per le big è sempre esistito ma si può costruire una squadra competitiva anche con una gestione attenta. Al netto delle provvigioni dei procuratori, una ricerca più oculata sul mercato e la riscoperta dei settori giovanili potrebbero essere ricette vincenti.
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